Orilia, Francesco
(2012)
Analisi spazio-temporale degli effetti di stress di origine antropica sull’ecosistema intertidale di spiagge sabbiose nell’alto Adriatico.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Scienze per l'ambiente [LM-DM270] - Ravenna
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Abstract
Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto Europeo Theseus (Innovative
technologies for European coasts in a changing climate), volto a fornire una metodologia integrata
per la pianificazione sostenibile di strategie di difesa per la gestione dell’erosione costiera e delle
inondazioni che tengano in conto non solo gli aspetti tecnici ma anche quelli sociali, economici e
ambientali/ecologici.
L'area oggetto di studio di questo elaborato di tesi è la zona costiera della Regione Emilia Romagna,
costituita unicamente da spiagge sabbiose. In particolare si è focalizzata l’attenzione sulla zona
intertidale, in quanto, essendo l’ambiente di transizione tra l’ambiente marino e quello terrestre può
fornire indicazioni su fenomeni erosivi di una spiaggia e cambiamenti del livello del mare,
unitamente alla risposta agli interventi antropici. Gli obiettivi della tesi sono sostanzialmente tre: un
primo obiettivo è confrontare ecosistemi di spiagge dove sono presenti strutture di difesa costiera
rispetto a spiagge che ne erano invece prive. Il secondo obiettivo è valutare l’impatto provocato
sugli ecosistemi di spiaggia dall’attività stagionale del “bulldozing” e in ultimo proporre un sistema
esperto di nuova concezione in grado di prevedere statisticamente la risposta delle comunità
bentoniche a diversi tipi di interventi antropici.
A tal fine è stato pianificato un disegno di campionamento dove sono stati indagati tre siti differenti
per morfologia e impatto antropico: Cesenatico (barriere e pratica bulldozing), Cervia, dissipativa e
non soggetta a erosione (assenza di barriere e ma con pratica del bulldozing) e Lido di Dante,
tendenzialmente soggetta a erosione (senza barriere e senza pratica del bulldozing). Il
campionamento è stato effettuato in 4 tempi (due prima del “bulldozing” e due dopo) nell’arco di 2
anni. In ciascun sito e tempo sono stati campionati 3 transetti perpendicolari alla linea di costa, e
per ogni transetto sono stati individuati tre punti relativi ad alta, media e bassa marea. Per ogni
variabile considerata sono stati prelevati totale di 216 campioni. Io personalmente ho analizzato i
campioni dell’ultima campagna di campionamento, ma ho analizzato l’insieme dei dati. Sono state
considerate variabili relative ai popolamenti macrobentonici quali dati di abbondanza, numero di
taxa e indice di diversità di Shannon e alcune variabili abiotiche descrittive delle caratteristiche
morfologiche dell’area intertidale quali granulometria (mediana, classazione e asimmetria), detrito
conchigliare, contenuto di materia organica (TOM), pendenza e lunghezza della zona intertidale,
esposizione delle spiagge e indici morfodinamici. L'elaborazione dei dati è stata effettuata mediante
tecniche di analisi univariate e multivariate sia sui dati biotici che sulle variabili ambientali,
“descrittori dell’habitat”, allo scopo di mettere in luce le interazioni tra le variabili ambientali e le
dinamiche dei popolamenti macrobentonici. L’insieme dei risultati delle analisi univariate e
multivariate sia dei descrittori ambientali che di quelli biotici, hanno evidenziato, come la risposta
delle variabili considerate sia complessa e non lineare. Nonostante non sia stato possibile
evidenziare chiari pattern di interazione fra “protezione” e “bulldozing”, sono comunque emerse
delle chiare differenze fra i tre siti indagati sia per quanto riguarda le variabili “descrittori
dell’habitat” che quelle relative alla struttura dei popolamenti. In risposta a quanto richiesto in
contesto water framework directive e in maniera funzionale all’elevate complessità del sistema
intertidale è stato proposto un sistema esperto basato su approccio congiunto fuzzy bayesiano (già
utilizzato con altre modalità all’interno del progetto Theseus). Con il sistema esperto prodotto, si è
deciso di simulare nel sito di Cesenatico due ripascimenti virtuali uno caratterizzato da una
gralometria fine e da uno con una granulometria più grossolana rispetto a quella osservata a
Cesenatico. Il sistema fuzzy naïve Bayes, nonostante al momento sia ancora in fase di messa a
punto, si è dimostrato in grado di gestire l'elevato numero di interazioni ambientali che
caratterizzano la risposta della componente biologica macrobentonica nell'habitat intertidale delle
spiagge sabbiose.
Abstract
Il presente lavoro di tesi si inserisce all’interno del progetto Europeo Theseus (Innovative
technologies for European coasts in a changing climate), volto a fornire una metodologia integrata
per la pianificazione sostenibile di strategie di difesa per la gestione dell’erosione costiera e delle
inondazioni che tengano in conto non solo gli aspetti tecnici ma anche quelli sociali, economici e
ambientali/ecologici.
L'area oggetto di studio di questo elaborato di tesi è la zona costiera della Regione Emilia Romagna,
costituita unicamente da spiagge sabbiose. In particolare si è focalizzata l’attenzione sulla zona
intertidale, in quanto, essendo l’ambiente di transizione tra l’ambiente marino e quello terrestre può
fornire indicazioni su fenomeni erosivi di una spiaggia e cambiamenti del livello del mare,
unitamente alla risposta agli interventi antropici. Gli obiettivi della tesi sono sostanzialmente tre: un
primo obiettivo è confrontare ecosistemi di spiagge dove sono presenti strutture di difesa costiera
rispetto a spiagge che ne erano invece prive. Il secondo obiettivo è valutare l’impatto provocato
sugli ecosistemi di spiaggia dall’attività stagionale del “bulldozing” e in ultimo proporre un sistema
esperto di nuova concezione in grado di prevedere statisticamente la risposta delle comunità
bentoniche a diversi tipi di interventi antropici.
A tal fine è stato pianificato un disegno di campionamento dove sono stati indagati tre siti differenti
per morfologia e impatto antropico: Cesenatico (barriere e pratica bulldozing), Cervia, dissipativa e
non soggetta a erosione (assenza di barriere e ma con pratica del bulldozing) e Lido di Dante,
tendenzialmente soggetta a erosione (senza barriere e senza pratica del bulldozing). Il
campionamento è stato effettuato in 4 tempi (due prima del “bulldozing” e due dopo) nell’arco di 2
anni. In ciascun sito e tempo sono stati campionati 3 transetti perpendicolari alla linea di costa, e
per ogni transetto sono stati individuati tre punti relativi ad alta, media e bassa marea. Per ogni
variabile considerata sono stati prelevati totale di 216 campioni. Io personalmente ho analizzato i
campioni dell’ultima campagna di campionamento, ma ho analizzato l’insieme dei dati. Sono state
considerate variabili relative ai popolamenti macrobentonici quali dati di abbondanza, numero di
taxa e indice di diversità di Shannon e alcune variabili abiotiche descrittive delle caratteristiche
morfologiche dell’area intertidale quali granulometria (mediana, classazione e asimmetria), detrito
conchigliare, contenuto di materia organica (TOM), pendenza e lunghezza della zona intertidale,
esposizione delle spiagge e indici morfodinamici. L'elaborazione dei dati è stata effettuata mediante
tecniche di analisi univariate e multivariate sia sui dati biotici che sulle variabili ambientali,
“descrittori dell’habitat”, allo scopo di mettere in luce le interazioni tra le variabili ambientali e le
dinamiche dei popolamenti macrobentonici. L’insieme dei risultati delle analisi univariate e
multivariate sia dei descrittori ambientali che di quelli biotici, hanno evidenziato, come la risposta
delle variabili considerate sia complessa e non lineare. Nonostante non sia stato possibile
evidenziare chiari pattern di interazione fra “protezione” e “bulldozing”, sono comunque emerse
delle chiare differenze fra i tre siti indagati sia per quanto riguarda le variabili “descrittori
dell’habitat” che quelle relative alla struttura dei popolamenti. In risposta a quanto richiesto in
contesto water framework directive e in maniera funzionale all’elevate complessità del sistema
intertidale è stato proposto un sistema esperto basato su approccio congiunto fuzzy bayesiano (già
utilizzato con altre modalità all’interno del progetto Theseus). Con il sistema esperto prodotto, si è
deciso di simulare nel sito di Cesenatico due ripascimenti virtuali uno caratterizzato da una
gralometria fine e da uno con una granulometria più grossolana rispetto a quella osservata a
Cesenatico. Il sistema fuzzy naïve Bayes, nonostante al momento sia ancora in fase di messa a
punto, si è dimostrato in grado di gestire l'elevato numero di interazioni ambientali che
caratterizzano la risposta della componente biologica macrobentonica nell'habitat intertidale delle
spiagge sabbiose.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Orilia, Francesco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum A: Gestione ambientale
Ordinamento Cds
DM270
Data di discussione della Tesi
11 Luglio 2012
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(?? magistrale ??)
Autore della tesi
Orilia, Francesco
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum A: Gestione ambientale
Ordinamento Cds
DM270
Data di discussione della Tesi
11 Luglio 2012
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