Rossi, Gianedoardo Maria
(2025)
Esperimenti di radar bistatico con JUICE: opportunità di sovrapposizione delle tracce con RIME durante la fase orbitale GCO500.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria aerospaziale [L-DM270] - Forli', Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
![[thumbnail of Thesis]](https://amslaurea.unibo.it/style/images/fileicons/application_pdf.png) |
Documento PDF (Thesis)
Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato
Download (14MB)
| Contatta l'autore
|
Abstract
La missione JUICE, sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), raggiungerà il sistema gioviano nel 2031 con l’obiettivo di caratterizzare Ganimede e le altre lune ghiacciate di Giove. Due degli strumenti a bordo, 3GM e RIME, offrono la possibilità di investigare la struttura e le proprietà della superficie e del sottosuolo delle lune: il primo con gli esperimenti di radar bistatico, mentre il secondo con osservazioni radar. Gli esperimenti di radar bistatico permettono di ricavare proprietà come la costante dielettrica e la rugosità nei primi metri/centimetri di superficie. L’osservazione della medesima regione con RIME fornirebbe ulteriori vincoli alla caratterizzazione della superficie, utilizzabili in sinergia con i risultati degli esperimenti di radar bistatico. In aggiunta, anche l’indagine della sottosuperficie, possibile solo a RIME grazie alla sua lunghezza d’onda maggiore, potrà trarre vantaggio da una conoscenza più accurata delle proprietà superficiali delle lune osservate. Il presente elaborato si è focalizzato sullo sviluppo di simulazioni numeriche in ambiente MATLAB, al fine di ricostruire le zone osservabili dai due strumenti durante la fase orbitale circolare intorno a Ganimede a 500 km (GCO500). Nel caso degli esperimenti di radar bistatico, seppur in maniera preliminare, è stata considerata anche la potenza dei ritorni attesi a Terra. Sono state così generate heatmap delle regioni osservate in condizioni più favorevoli, quantificando il numero di sovrapposizioni delle aree illuminabili dai due strumenti. I risultati hanno mostrato che i terreni osservabili sono quelli compresi tra i 69◦ e −67◦ di latitudine, con una copertura delle regioni di interesse quasi completa. L’analisi ha confermato che l’esperimento di radar bistatico, nonostante sia un esperimento detto di opportunità, presenta numerose occasioni per fornire risultati complementari a quelli di RIME e arricchire ulteriormente il ritorno scientifico della missione.
Abstract
La missione JUICE, sviluppata dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), raggiungerà il sistema gioviano nel 2031 con l’obiettivo di caratterizzare Ganimede e le altre lune ghiacciate di Giove. Due degli strumenti a bordo, 3GM e RIME, offrono la possibilità di investigare la struttura e le proprietà della superficie e del sottosuolo delle lune: il primo con gli esperimenti di radar bistatico, mentre il secondo con osservazioni radar. Gli esperimenti di radar bistatico permettono di ricavare proprietà come la costante dielettrica e la rugosità nei primi metri/centimetri di superficie. L’osservazione della medesima regione con RIME fornirebbe ulteriori vincoli alla caratterizzazione della superficie, utilizzabili in sinergia con i risultati degli esperimenti di radar bistatico. In aggiunta, anche l’indagine della sottosuperficie, possibile solo a RIME grazie alla sua lunghezza d’onda maggiore, potrà trarre vantaggio da una conoscenza più accurata delle proprietà superficiali delle lune osservate. Il presente elaborato si è focalizzato sullo sviluppo di simulazioni numeriche in ambiente MATLAB, al fine di ricostruire le zone osservabili dai due strumenti durante la fase orbitale circolare intorno a Ganimede a 500 km (GCO500). Nel caso degli esperimenti di radar bistatico, seppur in maniera preliminare, è stata considerata anche la potenza dei ritorni attesi a Terra. Sono state così generate heatmap delle regioni osservate in condizioni più favorevoli, quantificando il numero di sovrapposizioni delle aree illuminabili dai due strumenti. I risultati hanno mostrato che i terreni osservabili sono quelli compresi tra i 69◦ e −67◦ di latitudine, con una copertura delle regioni di interesse quasi completa. L’analisi ha confermato che l’esperimento di radar bistatico, nonostante sia un esperimento detto di opportunità, presenta numerose occasioni per fornire risultati complementari a quelli di RIME e arricchire ulteriormente il ritorno scientifico della missione.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Rossi, Gianedoardo Maria
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
JUICE, Ganimede, radar bistatico, RIME, costante dielettrica, rugosità superficiale
Data di discussione della Tesi
30 Ottobre 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Rossi, Gianedoardo Maria
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
JUICE, Ganimede, radar bistatico, RIME, costante dielettrica, rugosità superficiale
Data di discussione della Tesi
30 Ottobre 2025
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: