Bosco, Matteo
(2025)
Emissione di sincrotrone e applicazioni astrofisiche.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Astronomia [L-DM270]
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Abstract
La tesi tratta l'emissione di sincrotrone e le sue applicazioni astrofisiche, è suddivisa in tre sezioni e un'appendice. Il primo capitolo introduce all'argomento, spiegando i processi di radiazione e descrivendo in linea generale l'emissione per sincrotrone. Il secondo capitolo spiega nel dettaglio l'emissione di sincrotrone, partendo dallo spiegare da cosa è causata fisicamente e come viene osservata. Inoltre, vengono descritte le radiosorgenti, da dove origina la radiazione di sincrotrone osservata in astrofisica, le loro energetiche e come invecchiano. Infine, è descritto il processo di Synchrotron Self Compton che permette di osservare radiazione di sincrotrone X. Il terzo capitolo conclude trattando le applicazioni astrofisiche, in particolare vengono descritte tre fonti di radiazione di sincrotrone: i nuclei galattici attivi, i resti di supernova e le pulsar. Infine, in appendice, vengono descritti i meccanismi di accelerazione di Fermi, necessari affinché le particelle cariche raggiungano velocità ultrarelativistiche e possano emettere per sincrotrone. La radiazione di sincrotrone è stata osservata per la prima volta da Terra in un acceleratore di particelle a New York nel 1948. L'acceleratore era stato costruito dalla General Electric al fine di risparmiare energia sfruttando l'emissione di onde elettromagnetiche da parte di particelle cariche accelerate.
La prima osservazione astrofisica avvenne in un resto di supernova e fu solamente in seguito associata alla radiazione di sincrotrone vista sulla Terra.
Abstract
La tesi tratta l'emissione di sincrotrone e le sue applicazioni astrofisiche, è suddivisa in tre sezioni e un'appendice. Il primo capitolo introduce all'argomento, spiegando i processi di radiazione e descrivendo in linea generale l'emissione per sincrotrone. Il secondo capitolo spiega nel dettaglio l'emissione di sincrotrone, partendo dallo spiegare da cosa è causata fisicamente e come viene osservata. Inoltre, vengono descritte le radiosorgenti, da dove origina la radiazione di sincrotrone osservata in astrofisica, le loro energetiche e come invecchiano. Infine, è descritto il processo di Synchrotron Self Compton che permette di osservare radiazione di sincrotrone X. Il terzo capitolo conclude trattando le applicazioni astrofisiche, in particolare vengono descritte tre fonti di radiazione di sincrotrone: i nuclei galattici attivi, i resti di supernova e le pulsar. Infine, in appendice, vengono descritti i meccanismi di accelerazione di Fermi, necessari affinché le particelle cariche raggiungano velocità ultrarelativistiche e possano emettere per sincrotrone. La radiazione di sincrotrone è stata osservata per la prima volta da Terra in un acceleratore di particelle a New York nel 1948. L'acceleratore era stato costruito dalla General Electric al fine di risparmiare energia sfruttando l'emissione di onde elettromagnetiche da parte di particelle cariche accelerate.
La prima osservazione astrofisica avvenne in un resto di supernova e fu solamente in seguito associata alla radiazione di sincrotrone vista sulla Terra.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Bosco, Matteo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
sincrotrone radiazione astrofisica radiosorgenti agn supernovae pulsar spettro relatività
Data di discussione della Tesi
17 Luglio 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Bosco, Matteo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
sincrotrone radiazione astrofisica radiosorgenti agn supernovae pulsar spettro relatività
Data di discussione della Tesi
17 Luglio 2025
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