Priolo, Michele
(2025)
Il ruolo del differenziale da Deleuze alle strutture sub-Riemanniane.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Matematica [L-DM270]
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Abstract
Questo elaborato presenta alcuni aspetti delle tesi filosofiche di Deleuze e Guattari, dandone un’interpretazione matematica basata principalmente sui lavori di Citti, Sarti e Piotrowski.
Nel capitolo 1 presentiamo il problema del divenire differenziale: introduciamo la nozione di virtuale e la sua attualizzazione, che interpretiamo rispettivamente come vincoli differenziali che si attualizzano tramite processi d’integrazione. Nel capitolo 2 presentiamo le varietà differenziabili: introducendo la nozione di campi vettoriali e commutatore fra di loro, e soffermandoci in particolare sui gruppi di Lie, come esempio di Varietà. Nel capitolo 3 vengono dapprima descritte le varietà riemanniane, con le nozioni di metrica e distanza Riemanniana, e poi sono definite le varietà sub-Riemanniane. La geometria di queste ultime è costituita da una terna (M, ∆, g) dove ∆ è un sottofibrato del fibrato tangente, chiamato fibrato tangente ammissibile, e tutti gli oggetti differenziali dello spazio
sono descritti in termini di campi vettoriali appartenenti a questo fibrato. Presentiamo in particolare la condizione di connettività di Hormander, che garantisce che per ogni coppia di punti, la distanza sub-Riemanniana sia finita. Infine, nel capitolo 4 mostriamo in che senso le varietà sub-Riemanniane consentono la descrizione di strutture eterogenee e la nozione di rizoma introdotte da Deleuze e Guattari.
Abstract
Questo elaborato presenta alcuni aspetti delle tesi filosofiche di Deleuze e Guattari, dandone un’interpretazione matematica basata principalmente sui lavori di Citti, Sarti e Piotrowski.
Nel capitolo 1 presentiamo il problema del divenire differenziale: introduciamo la nozione di virtuale e la sua attualizzazione, che interpretiamo rispettivamente come vincoli differenziali che si attualizzano tramite processi d’integrazione. Nel capitolo 2 presentiamo le varietà differenziabili: introducendo la nozione di campi vettoriali e commutatore fra di loro, e soffermandoci in particolare sui gruppi di Lie, come esempio di Varietà. Nel capitolo 3 vengono dapprima descritte le varietà riemanniane, con le nozioni di metrica e distanza Riemanniana, e poi sono definite le varietà sub-Riemanniane. La geometria di queste ultime è costituita da una terna (M, ∆, g) dove ∆ è un sottofibrato del fibrato tangente, chiamato fibrato tangente ammissibile, e tutti gli oggetti differenziali dello spazio
sono descritti in termini di campi vettoriali appartenenti a questo fibrato. Presentiamo in particolare la condizione di connettività di Hormander, che garantisce che per ogni coppia di punti, la distanza sub-Riemanniana sia finita. Infine, nel capitolo 4 mostriamo in che senso le varietà sub-Riemanniane consentono la descrizione di strutture eterogenee e la nozione di rizoma introdotte da Deleuze e Guattari.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Priolo, Michele
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Deleuze,Guattari,sub-Riemanniana,Riemanniana,varietà,campo vettoriale,gruppi di Lie,eterogenesi
Data di discussione della Tesi
27 Marzo 2025
URI
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Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Priolo, Michele
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Deleuze,Guattari,sub-Riemanniana,Riemanniana,varietà,campo vettoriale,gruppi di Lie,eterogenesi
Data di discussione della Tesi
27 Marzo 2025
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