Studio delle Variazioni Morfologiche del Seno Coronario per la Caratterizzazione delle Aritmie in Atrio Destro

Il cuore è un organo muscolare che garantisce la circolazione del sangue nell’organismo. Questo è possibile grazie alle cellule di cui è costituito, i cardiomiociti, che sono in grado di generare e condurre gli impulsi elettrici responsabili della contrazione muscolare. Tuttavia, questo meccanismo di genesi e propagazione dell’impulso non sempre è regolare, ma è possibile che presenti delle anomalie, note come aritmie. In questo elaborato sono state trattate specifiche tipologie di aritmie, ovvero le aritmie sopraventricolari quali la tachicardia da rientro atrioventricolare di tipo nodale (AVNRT), la tachicardia da rientro atrioventricolare da sindrome di Wolff-Parkinson-White, il flutter atriale (FLA) e la fibrillazione atriale (FA). Tra le terapie disponibili per il trattamento delle aritmie, una delle più efficaci è l’ablazione transcatetere a radiofrequenza, che, tramite il calore, elimina il tessuto patologico responsabile dell’aritmia. Una struttura particolarmente interessante del cuore è il seno coronario (CS), ovvero la principale vena della rete venosa coronaria. Lo scopo di questo elaborato è quello di verificare se ci sia una correlazione tra le aritmie sopraventricolari e la dilatazione del seno coronario, in modo da comprendere l’influenza che tali aritmie hanno sulla sua morfologia e dimensioni. Per verificare questa teoria, sono stati analizzati i dati anagrafici e clinici di 193 pazienti, affetti da una delle aritmie di cui sopra. Il primo risultato significativo è stato ottenuto per il parametro “età dei pazienti”: nella popolazione analizzata l’aritmia AVNRT tende a colpire pazienti più giovani rispetto sia al FLA che alla FA. Un secondo fondamentale risultato è stato ottenuto analizzando il parametro “rapporto tra l’area del seno coronario e il volume dell’atrio destro senza CS”: anche considerando lo stesso volume atriale, l’area del seno coronario nei soggetti affetti da AVNRT è più dilatato rispetto alle altre categorie di aritmie.