Abstract
Come e quando nasce la concezione del restauro nella Cina moderna? Come si orienta la lettura storica della tradizione architettonica cinese? Il lavoro analizza l'operato di Liang Sicheng, uno dei pionieri che, negli anni Trenta del Novecento, cercarono un approccio moderno al restauro in dialogo con le correnti già affermate in Europa. La ricerca ripercorre le fasi che hanno caratterizzato il pensiero conservativo di Liang Sicheng attraverso la traduzione di cinque testi inediti, cercando di ricostruire i suoi tentativi di definire un approccio pratico e teorico al restauro dei monumenti cinesi. Nella prima parte, viene fornita un breve biografia dell’architetto allo scopo di individuare le influenze del suo ambiente culturale, che lo resero una figura a cavallo tra Occidente e Oriente. Nella seconda parte si cerca di ricostruire l'evoluzione del pensiero di Liang riguardante il restauro. Nel primo capitolo si analizzano gli approcci dei restauri degli anni Trenta, di carattere sperimentale e molto diversificati nei metodi e nei risultati. Nel secondo capitolo si tratta dell'attività di protezione dei monumenti al tempo della seconda guerra sino-giapponese e della guerra civile, che si concretizza in due liste di beni da proteggere ed un articolo riguardante l'importanza della conservazione del centro storico di Pechino ed il suo ruolo all’interno della città moderna. Questa concezione di conservazione estesa alla città arriva al suo culmine nel dibattito per la conservazione del centro storico di Pechino e delle sue mura, oggetto del terzo capitolo. Nel quarto capitolo, infine, vengono analizzati gli ultimi scritti di Liang riguardanti il restauro, in cui sviluppa posizioni più conservative. L’ultima parte è dedicata agli orientamenti storiografici assunti da Liang nello studio dei trattati storici e nell’elaborazione delle prime opere sistematiche e scientifiche riguardanti la storia dell’architettura cinese.