Netflix e il True Crime: i diversi modi di raccontare la cronaca nera nelle docu-serie SanPa, Vatican Girl e Wanna

La trattazione parte dal presupposto che il concetto di crimine circoscrive tutto quell’insieme di atti criminali che si manifestano ogni qual volta venga violata una norma definita da un gruppo sociale. Il termine true, cioè vero, racchiude la promessa di poter vivere un contatto più immediato con il male, ma anche di penetrare la natura umana e sociale in profondità, alla ricerca di significati in grado di dare un senso alla violenza. Il primo capitolo dimostra come il true crime sia stato un genere capace di reinventarsi ed esprimersi in vari campi artistici come la letteratura, il cinema, la televisione fino a sottoporsi nuove sperimentazioni e consumi grazie ai cambiamenti tecnologici, sociali ed economici che hanno caratterizzato la svolta digitale, configurarsi progressivamente in prodotto predisposto al consumo di massa, alla spettacolarizzazione e all’intrattenimento. Il secondo capitolo si incentra sulla disposizione del genere true crime all’interno della piattaforma streaming Netflix. L’ultimo capitolo porta in esame tre docuserie originali Netflix appartenenti al genere true crime: SanPa – Luci e tenebre di San Patrignano, Vatican Girl: la scomparsa di Emanuela Orlandi e Wanna. Tre docuserie esemplificative del più ampio contesto mediatico in cui riportare i fatti non basta più a intrattenere il pubblico, ma la necessità si sposta verso criteri di efficacia narrativa che rispondono alle più recenti esigenze formali e produttive introdotte dalle piattaforme OTT.