Analisi sulla presenza di atrazina in organismi dell'ordine Chelonia

Gli erbicidi sono ampiamente utilizzati in agricoltura per eliminare le erbe infestanti. La matrice in cui è più facile trovarli è l’acqua a causa del deflusso dei campi. L'atrazina risulta essere tra i pesticidi maggiormente trovati nei campionamenti, nonostante sia stata bandita da oltre 20 anni. Essa può influenzare lo sviluppo e il comportamento di molte specie. Inoltre interagendo con il sistema endocrino interrompe lo sviluppo testicolare con conseguenti lesioni. In particolare l’ordine Chelonia è considerato quello maggiormente suscettibile alla presenza di atrazina, in quanto l’effetto si può osservare già nella prime fasi dello sviluppo se le uova sono deposte in un substrato inquinato. Visto l’effetto dell’atrazina abbiamo condotto questo studio per ricercarne la presenza nel flusso circolatorio di Caretta Caretta spiaggiate sulle coste nord-occidentale dell'Adriatico. Lo studio è stato effettuato su campioni di siero prelevati tra il 2018 e il 2022 e analizzati tramite il saggio ELISA. I dati ottenuti sono stati analizzati statisticamente per vedere se erano presenti differenze significative nella concentrazione (ng/mL) tra gli anni e i mesi. Dalle analisi abbiamo trovato concentrazioni elevate considerando che in Europa l'uso è vietato dal 1992. Non sono state riscontrate differenze significative, probabilmente visto il lungo tempo di emivita del composto. Nonostante questo, abbiamo notato come nei mesi invernali la concentrazione di atrazina è più elevata, in accordo con il maggiore utilizzo tra da febbraio e maggio. Dai dati ottenuti nel nostro studio è possibile concludere come l’atrazina sia presente nel flusso circolatorio delle tartarughe Caretta Caretta che occupano il Mediterraneo. Infatti, in molti paesi fuori dall’Europa è ancora ampiamente utilizzata e viste le tratte migratorie che compie questa specie può trovarsi ad occupare acque inquinate.