Comicità a sketch. Evoluzione e percorsi della sketch comedy nell'industria televisiva statunitense e in Italia

Questa tesi propone uno studio sulla nascita, lo sviluppo e l’evoluzione del linguaggio della sketch comedy nella cultura occidentale. Sulla scia dello spunto filosofico del "carnevalesco" di Bakhtin. Un genere originatosi dagli spettacoli teatrali di intrattenimento leggero come il vaudeville negli Stati Uniti d’America e il teatro di rivista per quanto concerne l’Italia. Lo sketch comico di breve durata si rivelò sorprendentemente efficace, poiché favoriva la liberazione e lo scarico di tendenze che normalmente non avrebbero avuto modo di esprimersi. Si parte da una definizione di sketch comedy, inquadrandone le caratteristiche principali per meglio delineare il campo d’indagine. Dopo decenni di sperimentazione televisiva, prima sottoforma di sketch show chiamati vaudeo e show di varietà, saranno gli autori britannici di Monty Python’s Flying Circus a convogliare lo spirito del carnevalesco nella prima sketch comedy vera e propria. Si vedrà come da quel momento in poi, le successive sketch comedy, seppur profondamente legate a un linguaggio eversivo e dissacrante, saranno tutte espressione e riflesso dei cambiamenti e delle pratiche socioculturali del mondo occidentale, primo tra tutti il pluridecennale Saturday Night Live. Negli Stati Uniti, ad esempio, le sketch comedy prodotte dagli autori afroamericani non mancarono di innescare accese controversie sulla black identity e la sua posizione nella cultura americana. Anche in Italia dopo un altrettanto tortuoso periodo di sperimentazione negli show di varietà la sketch comedy mostrò tutti i vantaggi di un format breve e incentrato sull’incisività dei dialoghi. Camera Café, con la sua satira arguta restituì un’immagine del paese drammaticamente reale. Nel complesso però, il linguaggio comico della sketch comedy, ancora oggi nelle mani di autori di talento, sembra conservare intatto il potenziale di gettare luce sulle controversie e le assurdità della contemporaneità, facendo ridere e riflettere allo stesso tempo.