Cellarosi, Luca
(2023)
Realizzazione di metodologie di collaudo e di studio delle materie prime e dei prodotti della concorrenza tramite FTIR e ideazione di una procedura di validazione più veloce dei prodotti finiti tramite glossmetro.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Chimica industriale [LM-DM270], Documento ad accesso riservato.
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Thesis)
Full-text accessibile solo agli utenti istituzionali dell'Ateneo
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato
Download (2MB)
| Contatta l'autore
|
Abstract
La tesi proposta descrive tre metodologie per il reverse engineering, il controllo e il collaudo. Un aspetto fondamentale dello studio delle vernici è realizzare una metodologia che permetta il riconoscimento delle materie prime utilizzate nei prodotti vernicianti (PV). Tale studio viene detto “reverse engineering”: si tratta, in pratica, del processo inverso a quello normalmente effettuato nella formulazione e, nel caso dei PV, consente di identificare le materie prime dalle quali è stato prodotto. Nella produzione dei prodotti vernicianti (PV) il collaudo ha l’obiettivo di accertare la corrispondenza dei prodotti in funzione ai requisiti funzionali e prestazionali richiesti dal mercato e dal cliente. Il collaudo è composto da una serie di prove, misurazioni e accertamenti volti a dichiarare la conformità del prodotto alle specifiche tecniche. La prima fase (reverse engineering) è stata svolta in più passaggi: il primo è stato realizzare uno studio sugli spettri IR, sulla lettura e sulle principali informazioni che si possono ricavare da essi; il secondo è stato realizzare una libreria di spettri IR di tutte le resine presenti in azienda e di campioni esterni; il terzo è stato di realizzare uno studio per identificare le principali differenze tra le resine; il quarto è stato di realizzare una metodologia di estrazione delle resine dai PV dei concorrenti. Sono stati inoltre svolti studi di analisi quantitativi oltre a quelli qualitativi. La seconda fase di collaudo dei prodotti finiti è stata realizzata studiando il gloss (brillantezza) di alcuni smalti per il ferro e dei metodi per velocizzare tale collaudo, utilizzando un prototipo di camera di essiccazione.
Abstract
La tesi proposta descrive tre metodologie per il reverse engineering, il controllo e il collaudo. Un aspetto fondamentale dello studio delle vernici è realizzare una metodologia che permetta il riconoscimento delle materie prime utilizzate nei prodotti vernicianti (PV). Tale studio viene detto “reverse engineering”: si tratta, in pratica, del processo inverso a quello normalmente effettuato nella formulazione e, nel caso dei PV, consente di identificare le materie prime dalle quali è stato prodotto. Nella produzione dei prodotti vernicianti (PV) il collaudo ha l’obiettivo di accertare la corrispondenza dei prodotti in funzione ai requisiti funzionali e prestazionali richiesti dal mercato e dal cliente. Il collaudo è composto da una serie di prove, misurazioni e accertamenti volti a dichiarare la conformità del prodotto alle specifiche tecniche. La prima fase (reverse engineering) è stata svolta in più passaggi: il primo è stato realizzare uno studio sugli spettri IR, sulla lettura e sulle principali informazioni che si possono ricavare da essi; il secondo è stato realizzare una libreria di spettri IR di tutte le resine presenti in azienda e di campioni esterni; il terzo è stato di realizzare uno studio per identificare le principali differenze tra le resine; il quarto è stato di realizzare una metodologia di estrazione delle resine dai PV dei concorrenti. Sono stati inoltre svolti studi di analisi quantitativi oltre a quelli qualitativi. La seconda fase di collaudo dei prodotti finiti è stata realizzata studiando il gloss (brillantezza) di alcuni smalti per il ferro e dei metodi per velocizzare tale collaudo, utilizzando un prototipo di camera di essiccazione.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Cellarosi, Luca
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
CHIMICA INDUSTRIALE
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Spettrometria infrarosso vibrazioni picchi assorbimento trasmittanza collaudi reverse engineering essiccazione gloss
Data di discussione della Tesi
23 Marzo 2023
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Cellarosi, Luca
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
CHIMICA INDUSTRIALE
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Spettrometria infrarosso vibrazioni picchi assorbimento trasmittanza collaudi reverse engineering essiccazione gloss
Data di discussione della Tesi
23 Marzo 2023
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: