San Berillo: "una periferia centrale". Progetti di rigenerazione, individualità e riappropriazioni dal basso dentro il quartiere

Il seguente lavoro esplora i processi trasformativi che stanno ridisegnando l’assetto dello storico e centrale quartiere di San Berillo, situato nella città di Catania. Nel 1956 il quartiere è stato oggetto di una grande operazione di sventramento che lo ha raso al suolo, rimuovendone gli abitanti. L’unico frammento rimasto, nel tempo abbandonato a uno stato di totale incuria da parte della politica locale, è diventato crocevia e riparo per molti gruppi marginali, in particolare sex workers e migranti irregolari che da anni ne hanno ripopolato le vie. Nello specifico la trattazione indaga da un lato i processi di rigenerazione e turistificazione in atto dentro San Berillo, dall’altro le pratiche di resistenza dal basso portate avanti dalle individualità che abitano e attraversano questo luogo e da altri gruppi solidali. Si tratta di un spazio urbano frammentato e in costante movimento, come le soggettività che lo attraversano: da un lato spazi rigenerati e “abbelliti”, dall’altro spazi risignificati e costantemente “riappropriati” da quei “corpi indecorosi” che la politica locale vuole allontanare. San Berillo è quindi uno spazio “conteso” fra speculatori e privati, che vogliono mettere a profitto questo spazio, e altre individualità che rivendicano il proprio “diritto di restare”.