Rilevazione di anomalie da immagini mediante deep-learning

Marchetti, Milo (2022) Rilevazione di anomalie da immagini mediante deep-learning. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria informatica [LM-DM270]
Documenti full-text disponibili:
[thumbnail of Thesis] Documento PDF (Thesis)
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato

Download (3MB)

Abstract

Il presente documento di tesi illustra le tecniche, i modelli e le soluzioni impiegate per far fronte al problema dell’individuazione di anomalie relative alla produzione industriale di componenti elettronici tramite tecniche di Computer Vision e Deep Learning. L'individuazione delle anomalie, o anomaly detection, è un campo di studio molto vasto dove la complessità delle soluzioni da impiegare è fortemente dipendente dal contesto in cui vengono applicate. In questo caso infatti, la scarsa quantità di dati a disposizione e la ridotta dimensione delle anomalie all'interno delle immagini ne rende particolarmente complessa l’individuazione. Lo studio di possibili soluzioni è partito dai modelli basati sull'architettura GAN, Generative Adversarial Network. I risultati ottenuti con uno dei modelli più promettenti, denominato GANomaly, hanno dimostrato le ottime capacità della rete quando addestrata con la giusta parametrizzazione. Purtroppo però l’impossibilità del modello di andare ad evidenziare nell'immagine le anomalie da esso identificate, ha portato allo studio di altri tipi di architetture, i Variational Autoencoders. Gli approcci basati su autoencoders hanno eguagliato i risultati ottenuti da GANomaly, dando in più la possibilità di verificare la correttezza delle anomalie individuate. Infine, nel tentativo di sopperire alla scarsità di immagini, si sono tentati vari approcci di data augmentation per ingrandire le dimensioni del dataset e migliorare i risultati ottenuti, nonché verificare la robustezza dei modelli realizzati. Inizialmente si è optato per augmentation classica, quindi basata su trasformazioni geometriche, per poi passare ad approcci parametrizzati come DCGAN e WGAN. Tuttavia, in entrambi i casi la capacità di generare immagini sintetiche non è stata abbastanza efficace da poter essere utilizzata con successo per addestrare reti di anomaly detection.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Marchetti, Milo
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
anomaly detection,deep learning,computer vision,data augmentation,image generation,autoencoder,generative adversarial netwotk
Data di discussione della Tesi
4 Febbraio 2022
URI

Altri metadati

Statistica sui download

Gestione del documento: Visualizza il documento

^