Santini, Caterina
(2021)
Il fixer nel fotogiornalismo: una diversa figura di linguista.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Interpretazione [LM-DM270] - Forli'
Documenti full-text disponibili:
|
Documento PDF (Thesis)
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato
Download (1MB)
|
Abstract
Il presente elaborato si pone come obiettivo lo studio della figura del fixer in quanto in parte sovrapponibile a quella di un linguista o di un mediatore linguistico-culturale. Il lavoro si concentra sull’analisi del ruolo ricoperto dai fixer e le attività da loro svolte nell’ambito della fotografia e del fotogiornalismo, soprattutto nelle zone di crisi/conflitto, confrontandoli con il ruolo e le attività dei fixer che collaborano con i giornalisti. Vengono presi in considerazione in particolare gli aspetti attinenti al reclutamento dei fixer, all’assistenza linguistica offerta, alla loro influenza sul lavoro dei fotogiornalisti, e alla loro professionalizzazione e formazione.
Lo studio vuole mettere in luce i due diversi punti di vista di fixer e fotogiornalisti. Al fine di comprendere il rapporto lavorativo che unisce queste due figure, alcuni fixer e fotogiornalisti sono stati coinvolti nello studio e hanno partecipato a interviste telefoniche o alla compilazione di un questionario. È stato poi fatto un confronto tra i risultati riportati da alcuni studi esistenti sul ruolo dei fixer nel giornalismo e i dati da noi raccolti.
Il primo capitolo presenta una panoramica su parte della letteratura esistente sul ruolo dei fixer nel giornalismo e cerca di identificare le questioni di maggiore interesse. Il secondo capitolo analizza come i fixer vengono presentati nella stampa e nel cinema e illustra come alcune testate italiane e straniere hanno parlato del rapimento del giornalista Daniele Mastrogiacomo e del suo fixer Adjmal Naqshabandi. Il terzo capitolo contiene una presentazione della metodologia usata per lo studio e delle procedure utilizzate per la raccolta, la categorizzazione e l’analisi dei dati. Il quarto capitolo analizza i dati raccolti tramite interviste e questionari, concentrandosi prevalentemente su reclutamento, mansioni, sicurezza e ruolo dei fixer nel fotogiornalismo, l’assistenza linguistica da loro fornita e il loro status professionale.
Abstract
Il presente elaborato si pone come obiettivo lo studio della figura del fixer in quanto in parte sovrapponibile a quella di un linguista o di un mediatore linguistico-culturale. Il lavoro si concentra sull’analisi del ruolo ricoperto dai fixer e le attività da loro svolte nell’ambito della fotografia e del fotogiornalismo, soprattutto nelle zone di crisi/conflitto, confrontandoli con il ruolo e le attività dei fixer che collaborano con i giornalisti. Vengono presi in considerazione in particolare gli aspetti attinenti al reclutamento dei fixer, all’assistenza linguistica offerta, alla loro influenza sul lavoro dei fotogiornalisti, e alla loro professionalizzazione e formazione.
Lo studio vuole mettere in luce i due diversi punti di vista di fixer e fotogiornalisti. Al fine di comprendere il rapporto lavorativo che unisce queste due figure, alcuni fixer e fotogiornalisti sono stati coinvolti nello studio e hanno partecipato a interviste telefoniche o alla compilazione di un questionario. È stato poi fatto un confronto tra i risultati riportati da alcuni studi esistenti sul ruolo dei fixer nel giornalismo e i dati da noi raccolti.
Il primo capitolo presenta una panoramica su parte della letteratura esistente sul ruolo dei fixer nel giornalismo e cerca di identificare le questioni di maggiore interesse. Il secondo capitolo analizza come i fixer vengono presentati nella stampa e nel cinema e illustra come alcune testate italiane e straniere hanno parlato del rapimento del giornalista Daniele Mastrogiacomo e del suo fixer Adjmal Naqshabandi. Il terzo capitolo contiene una presentazione della metodologia usata per lo studio e delle procedure utilizzate per la raccolta, la categorizzazione e l’analisi dei dati. Il quarto capitolo analizza i dati raccolti tramite interviste e questionari, concentrandosi prevalentemente su reclutamento, mansioni, sicurezza e ruolo dei fixer nel fotogiornalismo, l’assistenza linguistica da loro fornita e il loro status professionale.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Santini, Caterina
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
fixer,fixing,fotogiornalismo,fotografia,fotogiornalisti,fotografi,giornalismo,giornalisti,fotografia di guerra,interpretazione,mediazione culturale,fotografia di conflitto
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2021
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Santini, Caterina
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
fixer,fixing,fotogiornalismo,fotografia,fotogiornalisti,fotografi,giornalismo,giornalisti,fotografia di guerra,interpretazione,mediazione culturale,fotografia di conflitto
Data di discussione della Tesi
15 Marzo 2021
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: