L'antica pieve di San Michele Arcangelo in Novi di Modena. Il consolidamento dell'esistente e la valorizzazione della metamorfosi architettonica.

Brugaletta, Giulia (2021) L'antica pieve di San Michele Arcangelo in Novi di Modena. Il consolidamento dell'esistente e la valorizzazione della metamorfosi architettonica. [Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract

L’elaborato di tesi ha come protagonista la Chiesa di San Michele Arcangelo in Novi di Modena (MO). La prima fase di lavoro si focalizza su un’attenta ricerca storica dell’edificio ecclesiastico. Grazie ai restauri del 1992-1993, in occasione del rifacimento della pavimentazione, sono stati rinvenuti nell’area del coro i resti di una fondazione preromanica e di un abside romanico. Inoltre sono state scoperte ulteriori testimonianze del passato, come altari e pavimentazioni del XIV, XV e XVI secolo e una tomba, molto probabilmente, risalente al 1731. È stato fondamentale, quindi, ricostruire l’evoluzione dell’antica pieve, sia da un punto di vista storico che architettonico e strutturale. La chiesa, inoltre, è stata duramente colpita dal sisma del 2012. A seguito del catastrofico evento si sono riscontrati numerosi danni strutturali come lesioni importanti ad archi e volte e il crollo totale delle volte della navata centrale. Pertanto, mediante il rilievo dello stato di fatto e l’analisi del quadro fessurativo, si sono poste le basi per un progetto di consolidamento consapevole al fine di rendere l’edifico nuovamente fruibile dalla comunità novese. Queste soluzioni sono state studiate in contemporanea a due importanti temi progettuali: - la reintegrazione della grande lacuna (le volte crollate della navata centrale); punto fermo della ricostruzione, ponendosi come ipotesi critica e sempre modificabile, è stato il dialogo con le volte esistenti e l’intero apparato decorativo, oltre alla distinguibilità dell’intervento, - la valorizzazione e la facilitazione alla lettura delle stratificazioni storiche; i resti archeologici, infatti, dopo esser stati rinvenuti, sono stati “coperti” da un solaio in latero-cemento e resi accessibili solamente dalla canonica adiacente alla chiesa. L’ipotesi progettuale mira a migliorare la visibilità della metamorfosi architettonica senza interferire con l’architettura dell’esistente.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea magistrale)
Autore della tesi
Brugaletta, Giulia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
pieve,consolidamento,grande lacuna,ricostruzione,valorizzazione,stratificazioni,metamorfosi,vetro strutturale,sisma
Data di discussione della Tesi
12 Marzo 2021
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