Osservazioni JVLA a multi-frequenza della radiogalassia 'X-shaped' in Abell 3670

In questo lavoro di tesi abbiamo ridotto e analizzato nuovi dati radio JVLA (Jansky Very Large Array) a diverse frequenze (1.4, 5.5, 6 e 9 GHz) e risoluzioni (da circa 11 a circa 2 arcsec), per caratterizzare e classificare la radiogalassia candidata 'X-shaped' dell'ammasso Abell 3670 e indagarne l'origine. Le radiogalassie X-shaped presentano un paio di lobi primari come quelle classiche, ma mostrano anche un paio di lobi secondari più deboli, dette ali, orientati ad un certo angolo rispetto ai primari, che conferiscono una peculiare morfologia ad 'X'. Nonostante i numerosi modelli proposti, l'origine di questi oggetti è tuttora dibattuta. La nostra analisi, che ha utilizzato anche dati ottici relativi alla galassia ospite presenti in letteratura, permette di classificare la radiogalassia in A3670 come una X-shaped di tipo FRI. Abbiamo trovato un progressivo irripidimento dell'indice spettrale verso le regioni esterne, attraverso il quale abbiamo ricavato una differenza di età radiativa tra le ali e i lobi primari di almeno 20 Myr. Abbiamo verificato che i lobi primari e le ali sono allineati rispettivamente con gli assi ottici maggiore e minore della galassia ospite, come osservato in oggetti di questo tipo. Infine abbiamo stimato la massa del buco nero centrale M_BH~10^9 Msun, in accordo con i valori M_BH>10^8.25 Msun mediamente trovati per le X-shaped. Sulla base di questi risultati, abbiamo discusso la compatibilità delle proprietà osservative di A3670 con i diversi modelli proposti per spiegare l'origine delle X-shaped. Riteniamo che il modello più plausibile nel caso di A3670 possa essere quello che prevede che le ali siano il prodotto dell'interazione tra i getti e le shell stellari.