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Abstract
Il gesto è uno degli strumenti di comunicazione più ancestrali e immediati che un essere umano possa utilizzare. Esso permette infatti di veicolare messaggi anche molto complessi in una frazione di secondo e garantisce ad entrambi gli interlocutori una comprensione ottimale. Per questo motivo esso è da sempre al centro di molte ricerche nell'ambito della computer science; lo scopo di queste ricerche è essenzialmente quello di garantire all'uomo un'interazione più naturale con un essere che di sua natura molto socievole non è, il computer.\\
Insegnare a un'ogetto, pressochè incapace di pensare, le basi della comunicazione non verbale, è un compito davvero complicato; basti pensare che ai nostri giorni esistono davvero pochissimi casi in cui un calcolatore sia in grado di comprendere e riconoscere un'emozione attraverso segnali non verbali. Per questo motivo molte persone rimangono scettiche sull'effettiva utilità e scalabilità di queste tecnologie nel lungo periodo.\\
E' innegabile però che in un momento storico come quello attuale in cui la tecnologia e il progresso fanno balzi da gigante (introducendo in sordina continue rivoluzioni come l'\textit{industria 4.0}), la società si stia indirizzando verso un mondo sempre più automatizzato. Inoltre vedendo gli ultimi risultati ottenuti con l'utilizzo di \textit{reti neurali} affiancate all'enorme quantitativo di dati a disposizione (\textit{big data}), il passo per raggiungere le perfezione in questo campo è breve.
Abstract
Il gesto è uno degli strumenti di comunicazione più ancestrali e immediati che un essere umano possa utilizzare. Esso permette infatti di veicolare messaggi anche molto complessi in una frazione di secondo e garantisce ad entrambi gli interlocutori una comprensione ottimale. Per questo motivo esso è da sempre al centro di molte ricerche nell'ambito della computer science; lo scopo di queste ricerche è essenzialmente quello di garantire all'uomo un'interazione più naturale con un essere che di sua natura molto socievole non è, il computer.\\
Insegnare a un'ogetto, pressochè incapace di pensare, le basi della comunicazione non verbale, è un compito davvero complicato; basti pensare che ai nostri giorni esistono davvero pochissimi casi in cui un calcolatore sia in grado di comprendere e riconoscere un'emozione attraverso segnali non verbali. Per questo motivo molte persone rimangono scettiche sull'effettiva utilità e scalabilità di queste tecnologie nel lungo periodo.\\
E' innegabile però che in un momento storico come quello attuale in cui la tecnologia e il progresso fanno balzi da gigante (introducendo in sordina continue rivoluzioni come l'\textit{industria 4.0}), la società si stia indirizzando verso un mondo sempre più automatizzato. Inoltre vedendo gli ultimi risultati ottenuti con l'utilizzo di \textit{reti neurali} affiancate all'enorme quantitativo di dati a disposizione (\textit{big data}), il passo per raggiungere le perfezione in questo campo è breve.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Giulianini, Luca
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum ingegneria informatica
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
gesture,riconoscimento,kinect,machine learning,tracking
Data di discussione della Tesi
14 Dicembre 2018
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Giulianini, Luca
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
Curriculum ingegneria informatica
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
gesture,riconoscimento,kinect,machine learning,tracking
Data di discussione della Tesi
14 Dicembre 2018
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