Pallaver, Federica
(2017)
Tecniche sperimentali di pesca eco-sostenibile con particolare riguardo alle specie Squilla mantis e Liocarcinus depurator.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Biologia marina [LM-DM270] - Ravenna, Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Lo studio si inserisce in un progetto più ampio per lo sviluppo di una pesca sostenibile, condotto dai ricercatori di CESTHA, Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat, nella marineria ravennate. Il lavoro ha previsto raccolta dati e successiva elaborazione su due tecniche sperimentali di pesca.
La prima consta nell’uso di nasse rigide per la pesca di S. mantis, ed è stata analizzata e confrontata con la tecnica tradizionale delle reti da posta: in termini di qualità e quantità del pescato (commerciale e non commerciale) ed in termini di guadagno economico. Il risultato è una differenza sostanziale nella selettività e nella capacità di cattura dei due strumenti, a favore della tecnica sperimentale. Questo, aggiunto ai minori tempi di lavoro richiesti dal primo attrezzo e ad un guadagno finale nettamente superiore, fa sì che i vantaggi siano notevoli e molteplici e che quindi la tecnica a nasse per la pesca di S. mantis possa essere un’alternativa valida e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che da quello economico. Ciononostante, proprio a causa dell’altissima selettività rivolta alla specie target, la pesca con questo strumento necessita di ulteriore monitoraggio e rigida regolamentazione per poter risultare effettivamente sostenibile.
La seconda tecnica analizzata ha previsto la sperimentazione di uno strumento innovativo per la cattura di esemplari adulti di L. depurator, abbinata alla selezione manuale dei soli maschi. Essendo un sistema totalmente nuovo, lo scopo è stato verificare l’effettiva capacità di cattura nei confronti della specie target. Durante il periodo di raccolta dati sono emerse alcune criticità proprie del nuovo attrezzo che hanno portato a risultati non del tutto positivi in termini di quantitativi di pescato, seppur con un livello qualitativo eccellente. Anche l’impatto sul by catch è risultato minimo, ma risulta necessario proseguire la sperimentazione con modifiche funzionali per rendere lo strumento efficiente.
Abstract
Lo studio si inserisce in un progetto più ampio per lo sviluppo di una pesca sostenibile, condotto dai ricercatori di CESTHA, Centro Sperimentale per la Tutela degli Habitat, nella marineria ravennate. Il lavoro ha previsto raccolta dati e successiva elaborazione su due tecniche sperimentali di pesca.
La prima consta nell’uso di nasse rigide per la pesca di S. mantis, ed è stata analizzata e confrontata con la tecnica tradizionale delle reti da posta: in termini di qualità e quantità del pescato (commerciale e non commerciale) ed in termini di guadagno economico. Il risultato è una differenza sostanziale nella selettività e nella capacità di cattura dei due strumenti, a favore della tecnica sperimentale. Questo, aggiunto ai minori tempi di lavoro richiesti dal primo attrezzo e ad un guadagno finale nettamente superiore, fa sì che i vantaggi siano notevoli e molteplici e che quindi la tecnica a nasse per la pesca di S. mantis possa essere un’alternativa valida e sostenibile sia dal punto di vista ambientale che da quello economico. Ciononostante, proprio a causa dell’altissima selettività rivolta alla specie target, la pesca con questo strumento necessita di ulteriore monitoraggio e rigida regolamentazione per poter risultare effettivamente sostenibile.
La seconda tecnica analizzata ha previsto la sperimentazione di uno strumento innovativo per la cattura di esemplari adulti di L. depurator, abbinata alla selezione manuale dei soli maschi. Essendo un sistema totalmente nuovo, lo scopo è stato verificare l’effettiva capacità di cattura nei confronti della specie target. Durante il periodo di raccolta dati sono emerse alcune criticità proprie del nuovo attrezzo che hanno portato a risultati non del tutto positivi in termini di quantitativi di pescato, seppur con un livello qualitativo eccellente. Anche l’impatto sul by catch è risultato minimo, ma risulta necessario proseguire la sperimentazione con modifiche funzionali per rendere lo strumento efficiente.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Pallaver, Federica
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
pesca, sostenibilità, S.mantis, L.depurator, biologia risorse alieutiche, Marina di Ravenna, CESTHA, tecniche sperimentali
Data di discussione della Tesi
23 Marzo 2017
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Pallaver, Federica
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
pesca, sostenibilità, S.mantis, L.depurator, biologia risorse alieutiche, Marina di Ravenna, CESTHA, tecniche sperimentali
Data di discussione della Tesi
23 Marzo 2017
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