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Abstract
Questo lavoro intende dimostrare in quali modi e tramite quali strumenti la produzione di videoclip sia cambiata nel corso degli anni attraverso le sue trasformazioni nei campi della distribuzione, della legislazione e dei finanziamenti al videoclip. Comprendere cosa voglia dire oggi produrre un videoclip significa constatare come questi tre macro-argomenti abbiano influenzato, secondo diverse sfaccettature, i budget e gli investimenti monetari da parte delle case discografiche. Inoltre, non si vuole dare un giudizio sulla natura stilistica dei videoclip o fare una critica su quelli che stilisticamente si avvicinano a una bellezza cinematografica, ma affermare che una buona produzione e un discreto budget, uniti a una buona collocazione distributiva e l’uso di finanziamenti pubblici e privati, può far sì che il videoclip sia ancora un mezzo remunerativo, sia a livello economico sia a livello di immagine dell’artista. L’obiettivo principale, quindi, del videoclip è riferito alla sua funzione sociale e non alla finalità economica; l’engagement tra artista e audiece non comporta un ritorno ecnomico, ma un guadagno sociale, di immagine e di fidelizzazione perché un’artista, che sia un cantante, un attore o un qualsiasi performer nell’industria dell’entertainment, è possibile assimilarlo a un brand, a un’azienda che ha bisogno di “fedeli seguaci” che supportino il prodotto, il quale, in questi casi, coincide con la persona stessa.