Mosci, Agostino
(2015)
La raccolta e la gestione degli oli esausti domestici.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria gestionale [LM-DM270]
Documenti full-text disponibili:
Abstract
Obiettivo della tesi è riconoscere i fattori di successo e i principali
limiti legati all’implementazione dei progetti di recupero degli oli
domestici sul territorio italiano.
Il problema nasce dall’ esigenza di gestire in modo efficiente la raccolta
differenziata di questo rifiuto che, se gettato nello scarico di casa o nel
lavandino, provoca impatti ambientali rilevanti rendendo particolarmente
difficoltoso e dispendioso il trattamento delle acque reflue e causa gravi
danni agli ecosistemi naturali.
La questione è da tempo inquadrata e disciplinata dalle direttive
comunitarie in materia di rifiuti e dalla strategia “Europa2020” che ha
come obiettivo principale una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.
A livello nazionale, invece, il Testo Unico Ambientale assolve alla
funzione principale di riordino e coordinamento della disciplina, dando
attuazione ai principi comunitari in materia e conformando l’ordinamento
nazionale agli obiettivi e alle priorità individuate dal legislatore europeo.
Gli oli esausti domestici sono un rifiuto scomodo e complesso da gestire
ma la valorizzazione energetica può essere una valida alternativa ai sistemi
di smaltimento classici.
Infatti, attraverso un semplice processo chimico l’olio da cucina usato può
essere trasformato in biodiesel. Questo particolare biocombustibile rispetta
tutti i criteri di sostenibilità imposti dalla Comunità Europea e riduce,
inoltre, l’impatto della produzione di biocarburanti sull’agricoltura.
Abstract
Obiettivo della tesi è riconoscere i fattori di successo e i principali
limiti legati all’implementazione dei progetti di recupero degli oli
domestici sul territorio italiano.
Il problema nasce dall’ esigenza di gestire in modo efficiente la raccolta
differenziata di questo rifiuto che, se gettato nello scarico di casa o nel
lavandino, provoca impatti ambientali rilevanti rendendo particolarmente
difficoltoso e dispendioso il trattamento delle acque reflue e causa gravi
danni agli ecosistemi naturali.
La questione è da tempo inquadrata e disciplinata dalle direttive
comunitarie in materia di rifiuti e dalla strategia “Europa2020” che ha
come obiettivo principale una crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.
A livello nazionale, invece, il Testo Unico Ambientale assolve alla
funzione principale di riordino e coordinamento della disciplina, dando
attuazione ai principi comunitari in materia e conformando l’ordinamento
nazionale agli obiettivi e alle priorità individuate dal legislatore europeo.
Gli oli esausti domestici sono un rifiuto scomodo e complesso da gestire
ma la valorizzazione energetica può essere una valida alternativa ai sistemi
di smaltimento classici.
Infatti, attraverso un semplice processo chimico l’olio da cucina usato può
essere trasformato in biodiesel. Questo particolare biocombustibile rispetta
tutti i criteri di sostenibilità imposti dalla Comunità Europea e riduce,
inoltre, l’impatto della produzione di biocarburanti sull’agricoltura.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Mosci, Agostino
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
raccolta e recupero degli oli esausti domestici
biodiesel
swot
Data di discussione della Tesi
18 Marzo 2015
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Mosci, Agostino
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
raccolta e recupero degli oli esausti domestici
biodiesel
swot
Data di discussione della Tesi
18 Marzo 2015
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: