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Abstract
La distribuzione delle Terre Rare (REE) nell’ambiente deriva da una serie di processi interagenti
all’interno di un sistema dinamico che include il ciclo idrologico, attività geologiche, fisiche –
chimiche (weathering), fenomeni atmosferici e attività umane. Queste contribuiscono alla
dispersione superficiale di tutti gli elementi e in particolare di quelli in traccia tra cui i lantanidi (La,
Ce, Pr, Nd, Pm, Sm, Eu, Gd, Tb, Dy, Tm, Ho, Er, Yb e Lu) che si ritrovano un po’ ovunque in tutte
le matrici, frazionate in modo diverso. L’acqua destinata al consumo alimentare è una di queste.
Prelevata di solito da acquiferi profondi, superficiali o da pozzi posti in differenti contesti litologici,
può essere soggetta a modifiche importanti delle proprietà fisiche-chimiche e microbiologiche. Più
acque minerali relative a marche differenti e conservate in bottiglie di vetro e PET messe a
confronto, hanno dimostrato che il vetro è in grado di rilasciare numerosi elementi in funzione della
tipologia di acqua contenuta, del tipo di vetro (chiaro o colorato) e delle condizioni predisponenti il
rilascio (proprietà intrinseche dell’elemento, fattori esterni quali fonti di calore, ecc.). Terre rare
come Ce, La, Pr, Nd, Sm, Eu, Er, Dy, Y e Sc possono essere ceduti in modo differenziale nell’acqua
delle bottiglie. In più casi l’arricchimento è evidenziato da acque nelle quali è stata aggiunta
anidride carbonica, mentre non si notano cambiamenti eccessivi nel corrispettive naturali. Per i
contenitori in PET si registra un marcato rilascio di antimonio (Sb), ampiamente usato sotto forma
di triossido di antimonio nel ciclo produttivo delle plastiche.
Rispetto alle acque minerali, quelle di rubinetto soffrono gli effetti dei trattamenti di
potabilizzazione e dell’interazione con il sistema di distribuzione idrico. La distribuzione dei
lantanidi è influenzata dalle condizioni redox (particolarmente per Ce, ed Eu) e dalla relativa
capacità di essere complessati e, quindi, mobilizzati in maniera differente.
Nonostante il forte impatto delle attività umane, i valori anomali di alcuni (Gd, Nd) sono nell’ordine
dei ng/L, come del resto per tutti gli altri e non costituiscono un pericolo per la salute umana. Al
fattore geogenico si attribuiscono i tenori maggiori (ΣREE >1000ng/L) riscontrati in Sardegna.
Abstract
La distribuzione delle Terre Rare (REE) nell’ambiente deriva da una serie di processi interagenti
all’interno di un sistema dinamico che include il ciclo idrologico, attività geologiche, fisiche –
chimiche (weathering), fenomeni atmosferici e attività umane. Queste contribuiscono alla
dispersione superficiale di tutti gli elementi e in particolare di quelli in traccia tra cui i lantanidi (La,
Ce, Pr, Nd, Pm, Sm, Eu, Gd, Tb, Dy, Tm, Ho, Er, Yb e Lu) che si ritrovano un po’ ovunque in tutte
le matrici, frazionate in modo diverso. L’acqua destinata al consumo alimentare è una di queste.
Prelevata di solito da acquiferi profondi, superficiali o da pozzi posti in differenti contesti litologici,
può essere soggetta a modifiche importanti delle proprietà fisiche-chimiche e microbiologiche. Più
acque minerali relative a marche differenti e conservate in bottiglie di vetro e PET messe a
confronto, hanno dimostrato che il vetro è in grado di rilasciare numerosi elementi in funzione della
tipologia di acqua contenuta, del tipo di vetro (chiaro o colorato) e delle condizioni predisponenti il
rilascio (proprietà intrinseche dell’elemento, fattori esterni quali fonti di calore, ecc.). Terre rare
come Ce, La, Pr, Nd, Sm, Eu, Er, Dy, Y e Sc possono essere ceduti in modo differenziale nell’acqua
delle bottiglie. In più casi l’arricchimento è evidenziato da acque nelle quali è stata aggiunta
anidride carbonica, mentre non si notano cambiamenti eccessivi nel corrispettive naturali. Per i
contenitori in PET si registra un marcato rilascio di antimonio (Sb), ampiamente usato sotto forma
di triossido di antimonio nel ciclo produttivo delle plastiche.
Rispetto alle acque minerali, quelle di rubinetto soffrono gli effetti dei trattamenti di
potabilizzazione e dell’interazione con il sistema di distribuzione idrico. La distribuzione dei
lantanidi è influenzata dalle condizioni redox (particolarmente per Ce, ed Eu) e dalla relativa
capacità di essere complessati e, quindi, mobilizzati in maniera differente.
Nonostante il forte impatto delle attività umane, i valori anomali di alcuni (Gd, Nd) sono nell’ordine
dei ng/L, come del resto per tutti gli altri e non costituiscono un pericolo per la salute umana. Al
fattore geogenico si attribuiscono i tenori maggiori (ΣREE >1000ng/L) riscontrati in Sardegna.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Memma, Fabrizio
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Acque minerali, Acque rubinetto, REE
Data di discussione della Tesi
27 Marzo 2013
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Tesi di laurea magistrale)
Autore della tesi
Memma, Fabrizio
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Acque minerali, Acque rubinetto, REE
Data di discussione della Tesi
27 Marzo 2013
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