Alla scoperta di NGC 4968: analisi spettrale in banda X di un AGN oscurato

I Nuclei Galattici Attivi (AGN) rappresentano le sorgenti più luminose dell'Universo, alimentate dall'accrescimento su buchi neri supermassivi. Tra questi, gli AGN di Tipo 2, caratterizzati dall'oscuramento diretto del nucleo, rivestono un ruolo cruciale per la comprensione della crescita dei buchi neri in ambienti densi e per la sintesi del Fondo Cosmico a Raggi X. Tuttavia, il censimento delle sorgenti più estreme, i cosiddetti Compton-thick, rimane incompleto a causa della forte soppressione dello spettro di emissione primaria. In questo contesto si inserisce la galassia di Seyfert 2 locale NGC 4968, nota per la sua emissione X complessa. Questo elaborato presenta l'analisi spettrale di una osservazione Chandra, sfruttando l'alta risoluzione spaziale del telescopio per isolare l'emissione del nucleo da quella diffusa circostante. L'analisi della componente estesa soft (0.5-2 keV) ha rivelato un'emissione di natura termica su scala del kpc, riconducibile ad attività di formazione stellare nella galassia ospite. Per quanto riguarda il nucleo, la modellizzazione spettroscopica ha evidenziato una significativa discrepanza tra la densità di colonna misurata lungo la linea di vista e l'eccezionale larghezza equivalente della riga del ferro neutro. Tale valore di EW è incompatibile con uno scenario di semplice trasmissione e indica che la sorgente è intrinsecamente Compton-thick, con il continuo primario totalmente soppresso e uno spettro dominato, sotto i 10 keV, dalle componenti di riflessione e diffusione. Lo studio evidenzia i limiti dei modelli fenomenologici nel descrivere geometrie complesse e suggerisce la necessità di modelli fisicamente autoconsistenti. Infine, si discutono le prospettive offerte dalle missioni di nuova generazione (come XRISM) e future (NewAthena), fondamentali per risolvere la cinematica della riga del ferro grazie all'alta risoluzione spettrale e stimare la geometria e la localizzazione del materiale oscurante.