ONKALO. Gestione delle scorie nucleari e il caso finlandese

La tesi esamina il ruolo dell'energia nucleare e la problematica delle scorie ad alta attività, analizzando le strategie di gestione del combustibile esaurito (stoccaggio temporaneo, riprocessamento, trasmutazione). Si evidenzia come questi metodi avanzati riducano parzialmente la radiotossicità residua senza eliminare la necessità di un confinamento definitivo, identificando nello smaltimento geologico profondo la soluzione di riferimento per isolare i rifiuti su scale temporali millenarie. Il lavoro analizza in dettaglio il progetto Onkalo in Finlandia, primo deposito geologico per combustibile esaurito prossimo all'operatività: si illustrano il contesto normativo finlandese (obbligo di smaltimento nazionale), il processo di selezione del sito e il concetto KBS-3 basato su un sistema multibarriera di contenitori in rame, bentonite e roccia stabile in profondità. Sono discusse le valutazioni di sicurezza a lungo termine, che indicano dosi previste al di sotto dei limiti normativi e dimostrano la fattibilità di un isolamento sicuro senza intervento umano, pur con incertezze su orizzonti temporali estesi. La tesi affronta anche le implicazioni etiche e sociali: il principio di equità intergenerazionale, la difficoltà di comunicare il rischio alle generazioni future e l'importanza di trasparenza e coinvolgimento pubblico. L'esperienza pionieristica di Onkalo conferma l'efficacia del deposito geologico profondo come opzione principale per i rifiuti nucleari, pur ribadendo la necessità di proseguire gli sforzi tecnologici e istituzionali. Infine, l'approccio finlandese viene confrontato con altre strategie internazionali, evidenziando come ogni Paese debba attuare soluzioni di lungo termine per un'eredità nucleare che trascende le generazioni presenti.