Flessione lombare e sollevamento da terra: revisione delle evidenze per sfatare un mito

La lombalgia è una delle principali cause di disabilità nel mondo e interessa gran parte della popolazione adulta. Le linee guida tradizionali per la prevenzione e la gestione del dolore lombare raccomandano di evitare la flessione del tronco durante il sollevamento, mantenendo la schiena “dritta” e piegando le ginocchia. Tuttavia, recenti evidenze scientifiche hanno messo in discussione questa convinzione, suggerendo che la flessione lombare non sia di per sé dannosa e che fattori psicologici, sociali e contestuali influenzino fortemente l’insorgenza del dolore lombare. Obiettivo: esplorare e sintetizzare le evidenze riguardanti la relazione tra flessione lombare e dolore lombare, analizzando aspetti biomeccanici, psicologici e clinici, e confrontando le credenze tradizionali con le più recenti ricerche. Metodi: Scoping review secondo la checklist PRISMA-ScR. La ricerca, eseguita tra giugno e agosto 2025, ha incluso articoli selezionati da PubMed tramite il modello PCC (Popolazione: adulti sani o con lombalgia; Concetto: relazione tra flessione lombare e dolore; Contesto: clinico, lavorativo e quotidiano). Sono stati individuati nove studi: uno osservazionale trasversale, uno sperimentale, una sperimentazione clinica, uno esplorativo, due trasversali, una revisione sistematica, uno replicato a caso singolo e uno osservazionale. Risultati: Non è presente una correlazione diretta tra flessione lombare e lombalgia. Gli studi biomeccanici indicano che la flessione non aumenta significativamente i carichi sulla colonna rispetto alle tecniche con schiena dritta. Le ricerche psicologiche sottolineano l’influenza delle credenze e della paura del movimento nello sviluppo di kinesiofobia. Conclusioni: Piegare la schiena non è un gesto pericoloso, ma un movimento naturale che, se eseguito con consapevolezza, può essere sicuro e funzionale. La fisioterapia moderna dovrebbe promuovere fiducia, educazione e libertà di movimento, superando il mito della “schiena dritta”.