Il ruolo dell’esercizio fisico nella prevenzione primaria del carcinoma mammario: una revisione sistematica di studi di coorte prospettici

Verità, Gioele (2025) Il ruolo dell’esercizio fisico nella prevenzione primaria del carcinoma mammario: una revisione sistematica di studi di coorte prospettici. [Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in Fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di fisioterapista) [L-DM270]
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Abstract

Background: il carcinoma mammario rappresenta la neoplasia più diffusa tra le donne e un importante ambito di prevenzione oncologica. L’attività fisica è riconosciuta come fattore modificabile potenzialmente protettivo, ma la letteratura presenta risultati eterogenei in relazione all’intensità, alla durata e al periodo di esposizione. Obiettivi: questa revisione sistematica ha valutato l’associazione tra i livelli di attività fisica e il rischio di carcinoma mammario, considerando differenze per stato menopausale e periodo di vita (giovinezza vs età adulta). Metodi: la ricerca è stata condotta nei database PubMed e Scopus fino a ottobre 2025, includendo studi di coorte prospettici in lingua inglese che riportassero misure quantitative di attività fisica in MET-h/settimana o in ore/settimana, e stime di rischio (HR o RR) per incidenza di carcinoma mammario. La qualità metodologica è stata valutata tramite la Newcastle–Ottawa Scale; la sintesi è qualitativa, data l’eterogeneità degli studi. Risultati: sono stati inclusi 20 studi, per un totale di oltre 1,15 milioni di partecipanti e follow-up medi compresi tra 6 e 22 anni. Diciassette studi su venti hanno mostrato un basso rischio di bias. L’attività fisica elevata è risultata associata a una riduzione del rischio di carcinoma mammario, più marcata nelle donne in post-menopausa (riduzioni tra il 9% e il 47%) rispetto a quelle in pre-menopausa, nelle quali l’effetto emerge oltre soglie di circa 27–30 MET-h/settimana. L’attività fisica in gioventù sembra avere un effetto protettivo anche in età adulta. Conclusioni: nonostante i limiti legati al disegno osservazionale, all’autovalutazione dell’attività fisica e all’eterogeneità delle misure, le evidenze supportano un effetto protettivo coerente dell’attività fisica nei confronti del carcinoma mammario. Promuovere stili di vita attivi costituisce quindi una strategia di prevenzione primaria efficace e una responsabilità etico-professionale per i professionisti sanitari.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea)
Autore della tesi
Verità, Gioele
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
carcinoma mammario,prevenzione primaria,esercizio fisico,attività fisica,neoplasie,fattori di rischio,fisioterapia,coorte prospettica,rischio relativo,hazard ratio,MET-h/settimana,post-menopausa,pre-menopausa,epidemiologia,promozione della salute,stili di vita,prevenzione oncologica
Data di discussione della Tesi
26 Novembre 2025
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