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Abstract
In questo elaborato intendo analizzare le varietà linguistiche utilizzate da Giovanni
Nadiani nelle sue opere, concentrandomi in particolare sulle variazioni di codice
diastratiche e diafasiche tra soggetti appartenenti a varie fasce di età nel contesto della
Romagna globalizzata. A tale scopo introdurrò nel primo capitolo la figura dell’autore e
la sua produzione letteraria (§ 1), per poi illustrare, con l’aiuto di due poesie, il modo in
cui descrive e vive gli effetti della globalizzazione sul territorio romagnolo, sulla sua
gente e il suo dialetto, soffermandomi prima sul fenomeno della “Grande
Trasformazione” e la proliferazione dei “nonluoghi” (§ 1.1), e successivamente
sull’importanza che Nadiani attribuiva alle lingue minoritarie e alla loro salvaguardia (§
1.2), esponendo brevemente alcune strategie da lui suggerite per un efficace percorso di
rivitalizzazione linguistica. Nel secondo capitolo mi concentrerò invece sul repertorio
linguistico dei personaggi presenti nelle sue opere di kurzprosa, illustrando come l’autore
riesca a denunciare il disagio collettivo della sua comunità incarnando verosimilmente la
mentalità e il modo di esprimersi di alcuni dei suoi componenti (§2.1), per poi suddividere
i soggetti in due gruppi descrittivi, A (§2.2.1) e B (§ 2.2.2), secondo criteri di età,
approccio alla realtà che li circonda e varietà linguistiche utilizzate.
Abstract
In questo elaborato intendo analizzare le varietà linguistiche utilizzate da Giovanni
Nadiani nelle sue opere, concentrandomi in particolare sulle variazioni di codice
diastratiche e diafasiche tra soggetti appartenenti a varie fasce di età nel contesto della
Romagna globalizzata. A tale scopo introdurrò nel primo capitolo la figura dell’autore e
la sua produzione letteraria (§ 1), per poi illustrare, con l’aiuto di due poesie, il modo in
cui descrive e vive gli effetti della globalizzazione sul territorio romagnolo, sulla sua
gente e il suo dialetto, soffermandomi prima sul fenomeno della “Grande
Trasformazione” e la proliferazione dei “nonluoghi” (§ 1.1), e successivamente
sull’importanza che Nadiani attribuiva alle lingue minoritarie e alla loro salvaguardia (§
1.2), esponendo brevemente alcune strategie da lui suggerite per un efficace percorso di
rivitalizzazione linguistica. Nel secondo capitolo mi concentrerò invece sul repertorio
linguistico dei personaggi presenti nelle sue opere di kurzprosa, illustrando come l’autore
riesca a denunciare il disagio collettivo della sua comunità incarnando verosimilmente la
mentalità e il modo di esprimersi di alcuni dei suoi componenti (§2.1), per poi suddividere
i soggetti in due gruppi descrittivi, A (§2.2.1) e B (§ 2.2.2), secondo criteri di età,
approccio alla realtà che li circonda e varietà linguistiche utilizzate.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Novelli, Riccardo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Grande Trasformazione,Varietà linguistiche,Romagnolo,Nonluoghi,Rivitalizzazione linguistica,Lingue minoritarie
Data di discussione della Tesi
10 Ottobre 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Novelli, Riccardo
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Grande Trasformazione,Varietà linguistiche,Romagnolo,Nonluoghi,Rivitalizzazione linguistica,Lingue minoritarie
Data di discussione della Tesi
10 Ottobre 2025
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