Documenti full-text disponibili:
![[thumbnail of Thesis]](https://amslaurea.unibo.it/style/images/fileicons/application_pdf.png) |
Documento PDF (Thesis)
Disponibile con Licenza: Salvo eventuali più ampie autorizzazioni dell'autore, la tesi può essere liberamente consultata e può essere effettuato il salvataggio e la stampa di una copia per fini strettamente personali di studio, di ricerca e di insegnamento, con espresso divieto di qualunque utilizzo direttamente o indirettamente commerciale. Ogni altro diritto sul materiale è riservato
Download (1MB)
|
Abstract
Questa tesi si propone di portare alla luce il fenomeno della doppia discriminazione delle donne
migranti in Italia, con un focus sulla loro condizione socio-economica e lavorativa.
L’argomento è stato analizzato attraverso i risultati di ricerche e studi precedenti, uniti alle
interviste fatte alle operatrici del Centro Donna di Forlì in data 20/03/2025.
Le donne di origine straniera, da quanto emerge, sono svantaggiate a livello economico e
sociale a causa del genere biologico, delle origini e del credo religioso in diversi ambiti. In
primo luogo, nonostante i corsi di formazione e i tirocini, per via della svalutazione dei titoli
di studio ottenuti all’estero, le donne migranti tendono ad essere relegate in impieghi a bassa
qualifica, come il settore della cura, e a subire un gap salariale elevato rispetto a uomini
migranti e donne e uomini autoctoni. Inoltre, durante i periodi di crisi, le donne migranti
tendono a mantenere la propria occupazione, come dimostrato dai trend registrati durante la
Grande Recessione e la pandemia da Covid-19. Tuttavia, se in seguito gli uomini migranti
sperimentano una maggiore mobilità sociale, le donne di origine straniera tendono a rimanere
segregate in impieghi peggio retribuiti, aumentando il gap sociale ed economico tra le due
categorie.
Si è dimostrato che si tratta di una problematica estesa e radicata nella società, legata a bias e
a stereotipi diffusi e difficili da estirpare. Sebbene esistano aiuti validi, si tratta di casi isolati o
di nicchia, che difficilmente coinvolgono un numero sufficiente di donne e ne risulta, quindi,
che hanno un’efficacia estremamente limitata. Emerge, in conclusione, che la sensibilizzazione
può essere uno strumento funzionale al fine di combattere questo fenomeno.
Abstract
Questa tesi si propone di portare alla luce il fenomeno della doppia discriminazione delle donne
migranti in Italia, con un focus sulla loro condizione socio-economica e lavorativa.
L’argomento è stato analizzato attraverso i risultati di ricerche e studi precedenti, uniti alle
interviste fatte alle operatrici del Centro Donna di Forlì in data 20/03/2025.
Le donne di origine straniera, da quanto emerge, sono svantaggiate a livello economico e
sociale a causa del genere biologico, delle origini e del credo religioso in diversi ambiti. In
primo luogo, nonostante i corsi di formazione e i tirocini, per via della svalutazione dei titoli
di studio ottenuti all’estero, le donne migranti tendono ad essere relegate in impieghi a bassa
qualifica, come il settore della cura, e a subire un gap salariale elevato rispetto a uomini
migranti e donne e uomini autoctoni. Inoltre, durante i periodi di crisi, le donne migranti
tendono a mantenere la propria occupazione, come dimostrato dai trend registrati durante la
Grande Recessione e la pandemia da Covid-19. Tuttavia, se in seguito gli uomini migranti
sperimentano una maggiore mobilità sociale, le donne di origine straniera tendono a rimanere
segregate in impieghi peggio retribuiti, aumentando il gap sociale ed economico tra le due
categorie.
Si è dimostrato che si tratta di una problematica estesa e radicata nella società, legata a bias e
a stereotipi diffusi e difficili da estirpare. Sebbene esistano aiuti validi, si tratta di casi isolati o
di nicchia, che difficilmente coinvolgono un numero sufficiente di donne e ne risulta, quindi,
che hanno un’efficacia estremamente limitata. Emerge, in conclusione, che la sensibilizzazione
può essere uno strumento funzionale al fine di combattere questo fenomeno.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Minervino, Alessia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
genere,migrazione,tirocini,titoli di studio,doppia discriminazione,lavoro di cura,crisi economica,hijab,islamofobia
Data di discussione della Tesi
10 Ottobre 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Minervino, Alessia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
genere,migrazione,tirocini,titoli di studio,doppia discriminazione,lavoro di cura,crisi economica,hijab,islamofobia
Data di discussione della Tesi
10 Ottobre 2025
URI
Statistica sui download
Gestione del documento: