Analisi del rischio Natech: sviluppo di un metodo di screening semplificato

La presenza sul territorio nazionale di numerosi stabilimenti soggetti alla Direttiva Seveso III, localizzati in aree vulnerabili ai fenomeni naturali, unita all’aumento della frequenza e della magnitudo di alcuni di questi fenomeni, come alluvioni o frane, causato dal cambiamento climatico, rende la gestione del rischio Natech una necessità concreta per garantire la sicurezza di lavoratori, popolazione ed ambiente. Il presente studio ha lo scopo di descrivere una metodologia di analisi quantitativa del rischio Natech e di sviluppare una procedura di screening che permetta di individuare le apparecchiature critiche, per le quali è necessario applicare tale analisi quantitativa. La procedura di screening sviluppata ed il procedimento di analisi di rischio sono stati applicati ad una sezione del parco serbatoi atmosferici dello stabilimento F.I.S. di Termoli (CB), con un focus sul rischio alluvionale, poiché è stato individuato come il più credibile per il sito. L’applicazione ha mostrato che un’analisi del rischio Natech conduce ad individuare apparecchiature critiche e scenari incidentali finali differenti rispetto a quelli individuati con l’analisi del rischio convenzionale, mettendo in evidenza l’importanza di integrare gli scenari Natech nella valutazione del rischio di incidente rilevante.