Surace, Anita
(2025)
Luoghi ritrovati. Proposte di rigenerazione del patrimonio rurale abbandonato per la fruizione collettiva a Castel del Rio.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, lo spopolamento delle zone interne italiane ha lasciato il territorio disseminato di rovine, spesso considerate patrimonio edilizio minore, ma in realtà testimonianze preziose della vita contadina e della memoria collettiva.
La presente tesi si concentra sulla possibilità di dare nuova vita a queste preesistenze, con particolare riferimento al comune di Castel del Rio, proponendo un modello di recupero capace di restituire vita a questi luoghi e di favorirne la fruizione collettiva.
Attraverso un’analisi storica e paesaggistica e una mappatura dei ruderi presenti sul territorio, è stato individuato un itinerario che collega il centro storico a Valmaggiore. Questo percorso, concepito come un vero e proprio museo a cielo aperto, intreccia natura, cultura e storia, includendo edifici rurali rappresentativi del lavoro, della famiglia e della spiritualità: un fienile, una casa colonica e la chiesa di Santa Maria Assunta in Valmaggiore.
Il progetto propone tre interventi distinti ma complementari: il riparo, spazio di sosta temporanea; il rifugio, che trasforma la casa rurale in un’accoglienza per escursionisti; e il ritrovo, luogo culturale e collettivo per la comunità.
Queste soluzioni, adattate alle condizioni di conservazione e al valore dei manufatti, puntano a rendere questi territori non solo luoghi di memoria e contemplazione, ma anche spazi vivi, capaci di contrastare l’abbandono e di trasformare i margini in risorse per le comunità.
Abstract
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, lo spopolamento delle zone interne italiane ha lasciato il territorio disseminato di rovine, spesso considerate patrimonio edilizio minore, ma in realtà testimonianze preziose della vita contadina e della memoria collettiva.
La presente tesi si concentra sulla possibilità di dare nuova vita a queste preesistenze, con particolare riferimento al comune di Castel del Rio, proponendo un modello di recupero capace di restituire vita a questi luoghi e di favorirne la fruizione collettiva.
Attraverso un’analisi storica e paesaggistica e una mappatura dei ruderi presenti sul territorio, è stato individuato un itinerario che collega il centro storico a Valmaggiore. Questo percorso, concepito come un vero e proprio museo a cielo aperto, intreccia natura, cultura e storia, includendo edifici rurali rappresentativi del lavoro, della famiglia e della spiritualità: un fienile, una casa colonica e la chiesa di Santa Maria Assunta in Valmaggiore.
Il progetto propone tre interventi distinti ma complementari: il riparo, spazio di sosta temporanea; il rifugio, che trasforma la casa rurale in un’accoglienza per escursionisti; e il ritrovo, luogo culturale e collettivo per la comunità.
Queste soluzioni, adattate alle condizioni di conservazione e al valore dei manufatti, puntano a rendere questi territori non solo luoghi di memoria e contemplazione, ma anche spazi vivi, capaci di contrastare l’abbandono e di trasformare i margini in risorse per le comunità.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Surace, Anita
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
ruderi, recupero, Castel del Rio, paesaggio, fruizione collettiva, valorizzazione, architettura rurale, turismo lento
Data di discussione della Tesi
8 Ottobre 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Surace, Anita
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
ruderi, recupero, Castel del Rio, paesaggio, fruizione collettiva, valorizzazione, architettura rurale, turismo lento
Data di discussione della Tesi
8 Ottobre 2025
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