Seghi, Lorenzo
(2025)
Sviluppo di un nuovo trattamento inorganico a base di biossido di titanio per calcestruzzi storici del XX secolo e valutazione delle sue prestazioni autopulenti tramite un nuovo protocollo sperimentale.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria edile - architettura [LM-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
Nel contesto della conservazione dei beni del XX secolo, calcestruzzi e malte cementizie hanno un ruolo centrale, in quanto ebbero enorme diffusione grazie alla loro versatilità, economicità e praticità. Tuttavia, nel tempo hanno mostrato problemi di durabilità legati alla porosità e talvolta alla bassa qualità dei materiali impiegati. Il restauro architettonico ha sviluppato tecniche spesso efficaci ma invasive, poco adatte a edifici di valore artistico, in particolare con superfici texturizzate soggette anche a fenomeni di annerimento (soiling) causati dall’inquinamento. Per preservare l’estetica di queste superfici è emersa la necessità di soluzioni meno invasive e più compatibili. In questo quadro, lo studio si è posto due obiettivi principali: ridurre il degrado del calcestruzzo e conferire proprietà autopulenti alle superfici. È stato sviluppato un trattamento inorganico innovativo che combina il comportamento autopulente del biossido di titanio (nano-TiO₂) con l’effetto consolidante del silicato di etile (TEOS), quest’ultimo già ampiamente impiegato nella conservazione di materiali lapidei. In una fase preliminare sono stati prodotti travetti di malta con diverse composizioni; dopo la caratterizzazione iniziale (colore e velocità di assorbimento d’acqua), il trattamento è stato applicato su una parte dei campioni, al fine di confrontarli con quelli non trattati. Nella fase successiva, oltre alla valutazione della fotoattività tramite scolorimento del blu di metilene, sono stati applicati due tipi di soiling artificiali, testando la capacità autopulente mediante cicli di pioggia simulata. I risultati hanno evidenziato una rimozione del soiling significativamente superiore nei campioni trattati. Inoltre, è stato osservato un cambiamento cromatico trascurabile e una variazione minima nella velocità di assorbimento capillare, con una riduzione dell’assorbimento effettivo nei campioni trattati.
Abstract
Nel contesto della conservazione dei beni del XX secolo, calcestruzzi e malte cementizie hanno un ruolo centrale, in quanto ebbero enorme diffusione grazie alla loro versatilità, economicità e praticità. Tuttavia, nel tempo hanno mostrato problemi di durabilità legati alla porosità e talvolta alla bassa qualità dei materiali impiegati. Il restauro architettonico ha sviluppato tecniche spesso efficaci ma invasive, poco adatte a edifici di valore artistico, in particolare con superfici texturizzate soggette anche a fenomeni di annerimento (soiling) causati dall’inquinamento. Per preservare l’estetica di queste superfici è emersa la necessità di soluzioni meno invasive e più compatibili. In questo quadro, lo studio si è posto due obiettivi principali: ridurre il degrado del calcestruzzo e conferire proprietà autopulenti alle superfici. È stato sviluppato un trattamento inorganico innovativo che combina il comportamento autopulente del biossido di titanio (nano-TiO₂) con l’effetto consolidante del silicato di etile (TEOS), quest’ultimo già ampiamente impiegato nella conservazione di materiali lapidei. In una fase preliminare sono stati prodotti travetti di malta con diverse composizioni; dopo la caratterizzazione iniziale (colore e velocità di assorbimento d’acqua), il trattamento è stato applicato su una parte dei campioni, al fine di confrontarli con quelli non trattati. Nella fase successiva, oltre alla valutazione della fotoattività tramite scolorimento del blu di metilene, sono stati applicati due tipi di soiling artificiali, testando la capacità autopulente mediante cicli di pioggia simulata. I risultati hanno evidenziato una rimozione del soiling significativamente superiore nei campioni trattati. Inoltre, è stato osservato un cambiamento cromatico trascurabile e una variazione minima nella velocità di assorbimento capillare, con una riduzione dell’assorbimento effettivo nei campioni trattati.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Seghi, Lorenzo
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Trattamenti autopulenti,Biossido di titanio,Calcestruzzi storici,Beni del XX secolo,soiling,pioggia artificiale
Data di discussione della Tesi
23 Luglio 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Seghi, Lorenzo
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Trattamenti autopulenti,Biossido di titanio,Calcestruzzi storici,Beni del XX secolo,soiling,pioggia artificiale
Data di discussione della Tesi
23 Luglio 2025
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