So che non ci devo mettere del mio eppure "predico le mie prediche" - l'interpretazione ecclesiastica come ricerca della fedeltà nel soffio dello Spirito

L’interpretazione ecclesiastica (church interpreting) è la pratica di traduzione orale delle funzioni religiose cristiane, in particolare quelle domenicali. Il servizio è quasi sempre offerto da membri di chiesa bilingui, fedeli volenterosi spesso privi di qualsivoglia formazione accademica ma estremamente dediti al compito. Negli ultimi anni, la loro pratica millenaria e silenziosa ha sortito l’interesse di svariati ricercatori, curiosi di indagare le intersezioni fra fede religiosa e attività di interpretazione. La ricerca etnografica di cui rende conto questo elaborato aspira ad inserirsi all’interno di tale filone di studi come tentativo pionieristico di esplorare il modo in cui un gruppo di interpreti ecclesiastici concepisce la fedeltà al discorso pronunciato da un predicatore alla luce del proprio credo evangelico. I risultati ottenuti suggeriscono che la narrazione religiosa protestante, basata su un rapporto non mediato con Dio, predisponga gli interpreti che la adottano a concedersi alcune licenze spesso poco tollerate dai codici deontologici e dalle guide pratiche per professionisti: riformulazioni di vario genere, aggiunte per rinforzare il messaggio e persino operazione più ampie atte a modificare tono del discorso. Lungi dall’essere ritenuti aproblematici, questi interventi sul discorso originale sono il frutto di una negoziazione continua con Dio, primo vero oggetto-soggetto della fedeltà dell’interprete credente.