Tecnica NAVA di ventilazione artificiale in terapia intensiva

Fabbri, Martina (2025) Tecnica NAVA di ventilazione artificiale in terapia intensiva. [Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
Il full-text non è disponibile per scelta dell'autore. (Contatta l'autore)

Abstract

NAVA (Neurally Adjusted Ventilatory Assist) è un metodo di ventilazione artificiale innovativo, erogabile sia in modalità invasiva che non invasiva, il quale si basa sulla rilevazione dell’impulso neurale diaframmatico (EAdi) per riconoscere il fabbisogno respiratorio del paziente, al fine di fornire supporto in modo ad esso proporzionale. Una corretta integrazione tra i bisogni fisiologici dell’individuo e il macchinario è fondamentale per limitare le complicanze causate da iper-assistenza, soprattutto se si considera la somministrazione di tale terapia sulla popolazione pediatrica e neonatale, caratterizzata da un’alta variabilità nello schema respiratorio. NAVA applica una pressione positiva nelle vie aeree del paziente corrispondente al prodotto tra lo stesso segnale EAdi e un fattore di amplificazione, il NAVA level. Tale segnale elettrico diaframmatico viene misurato attraverso un array di elettrodi rilevatori, posti all’estremità di un sondino nasogastrico. Tramite un’analisi di alcuni studi scientifici pubblicati sull’argomento, viene illustrato il nuovo metodo, con riferimenti ai processi fisiologici coinvolti nella respirazione e allo stato dell’arte dei ventilatori artificiali, mettendo in luce i principali limiti e benefici derivanti dal suo utilizzo. Vengono proposte evidenze per le quali NAVA risulta essere il migliore nel garantire la sincronia tra paziente e ventilatore, sia quando utilizzato negli adulti sia nei bambini. Inoltre, è presentato, sulla base delle fonti, come un metodo conveniente per passare in un più breve periodo all’estubazione e come strumento in grado di diminuire il lavoro diaframmatico richiesto al paziente. Tuttavia, per un corretto funzionamento è necessario che l’impulso respiratorio neurale sia attivo e misurabile. Sono, infine, riportati studi che offrono considerazioni preliminari sul fatto che NAVA possa consentire un minore uso di sedativi, ridurre la permanenza in terapia intensiva e migliorare il comfort del paziente.

Abstract
Tipologia del documento
Tesi di laurea (Laurea)
Autore della tesi
Fabbri, Martina
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Bioingegneria,Sistema,respiratorio,Ventilazione, artificiale,Neurally,Adjusted,Ventilatory,Assist
Data di discussione della Tesi
18 Luglio 2025
URI

Altri metadati

Gestione del documento: Visualizza il documento

^