Zappaterra, Giulia
(2025)
Il controllo motorio in ambiente aerospaziale.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Ingegneria biomedica [L-DM270] - Cesena, Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Questa tesi analizza il controllo motorio umano in condizioni di gravità alterata, un aspetto cruciale per la sicurezza e l’efficacia delle missioni aerospaziali. In ambienti di microgravità o ipergravità, i segnali propriocettivi, vestibolari e visivi vengono alterati, influenzando equilibrio, coordinazione e precisione dei movimenti, con particolare impatto sulle abilità motorie fini. Attraverso tecniche come la stereofotogrammetria e l’elettromiografia (EMG), supportate dal software Vicon Nexus, sono stati analizzati due studi principali. I risultati mostrano che in microgravità i movimenti tendono a essere più lenti e meno precisi, con un’attività muscolare ridotta; in ipergravità, invece, i movimenti sono più rapidi ma meno accurati, e l’attività muscolare aumenta. Le simulazioni terrestri replicano solo in parte questi effetti, soprattutto in termini di traiettorie e accuratezza. Le evidenze raccolte sottolineano l’adattamento del sistema neuromuscolare a condizioni sensoriali non convenzionali e il valore delle soluzioni ingegneristiche, come la compensazione gravitazionale locale, per il supporto e l’addestramento degli astronauti. Questo tipo di ricerca è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci nelle future missioni spaziali.
Abstract
Questa tesi analizza il controllo motorio umano in condizioni di gravità alterata, un aspetto cruciale per la sicurezza e l’efficacia delle missioni aerospaziali. In ambienti di microgravità o ipergravità, i segnali propriocettivi, vestibolari e visivi vengono alterati, influenzando equilibrio, coordinazione e precisione dei movimenti, con particolare impatto sulle abilità motorie fini. Attraverso tecniche come la stereofotogrammetria e l’elettromiografia (EMG), supportate dal software Vicon Nexus, sono stati analizzati due studi principali. I risultati mostrano che in microgravità i movimenti tendono a essere più lenti e meno precisi, con un’attività muscolare ridotta; in ipergravità, invece, i movimenti sono più rapidi ma meno accurati, e l’attività muscolare aumenta. Le simulazioni terrestri replicano solo in parte questi effetti, soprattutto in termini di traiettorie e accuratezza. Le evidenze raccolte sottolineano l’adattamento del sistema neuromuscolare a condizioni sensoriali non convenzionali e il valore delle soluzioni ingegneristiche, come la compensazione gravitazionale locale, per il supporto e l’addestramento degli astronauti. Questo tipo di ricerca è fondamentale per lo sviluppo di strategie efficaci nelle future missioni spaziali.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Zappaterra, Giulia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Controllo,motorio,Microgravità,Ipergravità,Ambiente, Aerospaziale,Adattamento,Fisiologico,Stereofotogrammetria,EMG,Simulazione,Gravitazionale
Data di discussione della Tesi
18 Luglio 2025
URI
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Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Zappaterra, Giulia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Controllo,motorio,Microgravità,Ipergravità,Ambiente, Aerospaziale,Adattamento,Fisiologico,Stereofotogrammetria,EMG,Simulazione,Gravitazionale
Data di discussione della Tesi
18 Luglio 2025
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