Cecchini, Federico
(2025)
Risposta morfologica del Fiume Savio agli eventi meteorologici di maggio 2023 nel contesto storico-evolutivo della valle.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Geologia e territorio [LM-DM270], Documento ad accesso riservato.
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Abstract
Questo studio si concentra sull’analisi multitemporale delle variazioni planimetriche e morfologiche della larghezza media dell’alveo attivo di un segmento di 47 km del Fiume Savio, esaminato a scala di tratto. L’analisi è stata realizzata mappando il corso del fiume in ambiente GIS utilizzando 7 set di ortofoto risalenti agli anni tra il 1954 e il 2024. Sono state inoltre realizzate sezioni trasversali al corso d’acqua per analizzare gli effetti morfologici provocati dall’evento idrologico estremo del 16-17 maggio 2023.
I dati raccolti mostrano due tendenze evolutive principali e opposte: una fase iniziale, che va dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, caratterizzata da un forte restringimento planimetrico in tutti i tratti, e una fase più recente, dal 2014 ad oggi, segnata da un allargamento generalizzato, modesto ma costante.
I restringimenti planimetrici osservati nel periodo 1954-1976 sono dovuti principalmente alle attività estrattive in alveo e alla realizzazione di numerose briglie lungo il corso del fiume. Queste opere hanno provocato un deficit di apporto di sedimento a valle, alterando la morfologia dell’alveo. Nel periodo 1976-1996, oltre agli effetti a lungo termine delle escavazioni di inerti in alveo (vietate dagli anni ’80) e delle opere trasversali di sbarramento, si aggiunge l'impatto della costruzione della strada E45 lungo la valle del Savio, che ha interrotto l’alveo in più punti, con le pile dei viadotti che spesso poggiano direttamente sul canale attivo, alterando l’idrodinamica locale.
A partire dal 1996, e in alcuni tratti solo dal 2014, si osserva un’inversione di tendenza, con il fiume che, anche grazie agli impulsi forniti dagli eventi di piena recenti, ha iniziato a espandersi, recuperando spazio. Tuttavia, l’evento idrologico estremo del 16-17 maggio 2023 ha messo in evidenza criticità idrauliche nel sistema idrografico, che necessitano di una pianificazione attenta e mirata per migliorare la gestione del rischio idrogeologico.
Abstract
Questo studio si concentra sull’analisi multitemporale delle variazioni planimetriche e morfologiche della larghezza media dell’alveo attivo di un segmento di 47 km del Fiume Savio, esaminato a scala di tratto. L’analisi è stata realizzata mappando il corso del fiume in ambiente GIS utilizzando 7 set di ortofoto risalenti agli anni tra il 1954 e il 2024. Sono state inoltre realizzate sezioni trasversali al corso d’acqua per analizzare gli effetti morfologici provocati dall’evento idrologico estremo del 16-17 maggio 2023.
I dati raccolti mostrano due tendenze evolutive principali e opposte: una fase iniziale, che va dal secondo dopoguerra ai primi anni 2000, caratterizzata da un forte restringimento planimetrico in tutti i tratti, e una fase più recente, dal 2014 ad oggi, segnata da un allargamento generalizzato, modesto ma costante.
I restringimenti planimetrici osservati nel periodo 1954-1976 sono dovuti principalmente alle attività estrattive in alveo e alla realizzazione di numerose briglie lungo il corso del fiume. Queste opere hanno provocato un deficit di apporto di sedimento a valle, alterando la morfologia dell’alveo. Nel periodo 1976-1996, oltre agli effetti a lungo termine delle escavazioni di inerti in alveo (vietate dagli anni ’80) e delle opere trasversali di sbarramento, si aggiunge l'impatto della costruzione della strada E45 lungo la valle del Savio, che ha interrotto l’alveo in più punti, con le pile dei viadotti che spesso poggiano direttamente sul canale attivo, alterando l’idrodinamica locale.
A partire dal 1996, e in alcuni tratti solo dal 2014, si osserva un’inversione di tendenza, con il fiume che, anche grazie agli impulsi forniti dagli eventi di piena recenti, ha iniziato a espandersi, recuperando spazio. Tuttavia, l’evento idrologico estremo del 16-17 maggio 2023 ha messo in evidenza criticità idrauliche nel sistema idrografico, che necessitano di una pianificazione attenta e mirata per migliorare la gestione del rischio idrogeologico.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Cecchini, Federico
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
CURRICULUM A: RISCHIO IDROGEOLOGICO E PROTEZIONE DELL'AMBIENTE
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Alveo attivo,tendenza evolutiva storica,condizionamento antropico,evento idrologico estremo,Maggio 2023,risposta morfologica,gestione della fascia fluviale,pianificazione territoriale,Romagna,Fiume Savio
Data di discussione della Tesi
27 Marzo 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Cecchini, Federico
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Indirizzo
CURRICULUM A: RISCHIO IDROGEOLOGICO E PROTEZIONE DELL'AMBIENTE
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Alveo attivo,tendenza evolutiva storica,condizionamento antropico,evento idrologico estremo,Maggio 2023,risposta morfologica,gestione della fascia fluviale,pianificazione territoriale,Romagna,Fiume Savio
Data di discussione della Tesi
27 Marzo 2025
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