Gianaroli, Letizia Maria Pia
(2025)
Metodi di antropologia biologica per lo studio della variabilità geografica della cultura gastronomica italiana nel XIX secolo.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Scienze e cultura della gastronomia [L-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Il cibo è uno degli aspetti più significativi della cultura umana, che va oltre la semplice funzione nutrizionale, diventando simbolo di identità e appartenenza culturale. Non si tratta solo di un atto di nutrirsi, ma di un processo che coinvolge produzione, preparazione, trasformazione, consumo e trasmissione intergenerazionale.
Il cibo è anche simbolo di diversità, in quanto le pratiche alimentari variano a seconda di fattori ecologici, storici, geografici, religiosi e sociali.
Questa tesi si basa sull'analisi della cultura gastronomica italiana del XIX secolo, utilizzando metodi di antropologia biologica, e ha sviluppato tecniche per l'analisi quantitativa a partire da testi scritti. Essa rappresenta uno studio preliminare sulla variabilità gastronomica italiana. I dati, ottenuti dalla ricostruzione degli ingredienti presenti in ricettari italiani rappresentativi delle diverse regioni della penisola, evidenziano la possibilità di ricostruire una diversità geografica in ambito gastronomico. In particolare, l'analisi delle componenti principali mostra una certa omogeneità tra le regioni del Centro-Sud Italia, mentre Lombardia e Piemonte si differenziano maggiormente, probabilmente a causa di una maggiore influenza delle cucine internazionali, in particolare quella francese.
Future analisi, mirate ad aumentare il numero di testi analizzati, consentiranno di ottenere una maggiore precisione e accuratezza nella descrizione di tale variabilità.
Abstract
Il cibo è uno degli aspetti più significativi della cultura umana, che va oltre la semplice funzione nutrizionale, diventando simbolo di identità e appartenenza culturale. Non si tratta solo di un atto di nutrirsi, ma di un processo che coinvolge produzione, preparazione, trasformazione, consumo e trasmissione intergenerazionale.
Il cibo è anche simbolo di diversità, in quanto le pratiche alimentari variano a seconda di fattori ecologici, storici, geografici, religiosi e sociali.
Questa tesi si basa sull'analisi della cultura gastronomica italiana del XIX secolo, utilizzando metodi di antropologia biologica, e ha sviluppato tecniche per l'analisi quantitativa a partire da testi scritti. Essa rappresenta uno studio preliminare sulla variabilità gastronomica italiana. I dati, ottenuti dalla ricostruzione degli ingredienti presenti in ricettari italiani rappresentativi delle diverse regioni della penisola, evidenziano la possibilità di ricostruire una diversità geografica in ambito gastronomico. In particolare, l'analisi delle componenti principali mostra una certa omogeneità tra le regioni del Centro-Sud Italia, mentre Lombardia e Piemonte si differenziano maggiormente, probabilmente a causa di una maggiore influenza delle cucine internazionali, in particolare quella francese.
Future analisi, mirate ad aumentare il numero di testi analizzati, consentiranno di ottenere una maggiore precisione e accuratezza nella descrizione di tale variabilità.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Gianaroli, Letizia Maria Pia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Regioni,1800,variabilità,cultura gastronomica,cibo,ingredienti,alimenti,cultura,variabilità geografica,Italia,antropologia
Data di discussione della Tesi
28 Marzo 2025
URI
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Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Gianaroli, Letizia Maria Pia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Regioni,1800,variabilità,cultura gastronomica,cibo,ingredienti,alimenti,cultura,variabilità geografica,Italia,antropologia
Data di discussione della Tesi
28 Marzo 2025
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