Tosadori, Chiara
(2025)
Pensare in codice :una rassegna sistematica della letteratura sui rapporti tra programmazione e abilità cognitive.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Informatica [L-DM270]
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Abstract
Negli ultimi decenni, la crescente rilevanza delle competenze di programmazione in numerosi ambiti, anche al di fuori dell’IT, e la sua diffusione nei curriculum scolastici hanno sollevato interrogativi sul fatto che il coding possa essere più di una semplice competenza tecnica, fungendo anche da catalizzatore per lo sviluppo di abilità cognitive superiori. In questa tesi, si propone una rassegna sistematica della letteratura (SLR) per esaminare in che modo la programmazione influenzi i processi mentali, mettendo a confronto il linguaggi di programmazione con quello naturale. Attraverso l’analisi di molteplici studi interdisciplinari, emergono evidenze interessanti: la pratica del coding sembra contribuire al miglioramento del problem-solving, stimolare la creatività e rafforzare la memoria di lavoro. Inoltre, la ricerca suggerisce l’esistenza di affascinanti parallelismi tra i linguaggi di programmazione e il linguaggio naturale, evidenziando come vi siano indizi che suggeriscono che differenti paradigmi di coding possano innescare specifiche risposte cognitive. Questi risultati sottolineano l’importanza di sviluppare approcci didattici mirati nell’insegnamento della programmazione e offrono spunti per future ricerche, volte a comprendere più a fondo le implicazioni cognitive del coding e a progettare linguaggi sempre più intuitivi e accessibili.
Abstract
Negli ultimi decenni, la crescente rilevanza delle competenze di programmazione in numerosi ambiti, anche al di fuori dell’IT, e la sua diffusione nei curriculum scolastici hanno sollevato interrogativi sul fatto che il coding possa essere più di una semplice competenza tecnica, fungendo anche da catalizzatore per lo sviluppo di abilità cognitive superiori. In questa tesi, si propone una rassegna sistematica della letteratura (SLR) per esaminare in che modo la programmazione influenzi i processi mentali, mettendo a confronto il linguaggi di programmazione con quello naturale. Attraverso l’analisi di molteplici studi interdisciplinari, emergono evidenze interessanti: la pratica del coding sembra contribuire al miglioramento del problem-solving, stimolare la creatività e rafforzare la memoria di lavoro. Inoltre, la ricerca suggerisce l’esistenza di affascinanti parallelismi tra i linguaggi di programmazione e il linguaggio naturale, evidenziando come vi siano indizi che suggeriscono che differenti paradigmi di coding possano innescare specifiche risposte cognitive. Questi risultati sottolineano l’importanza di sviluppare approcci didattici mirati nell’insegnamento della programmazione e offrono spunti per future ricerche, volte a comprendere più a fondo le implicazioni cognitive del coding e a progettare linguaggi sempre più intuitivi e accessibili.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Tosadori, Chiara
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Programmazione,capacità cognitive,linguaggio naturale,pensiero computazionale,neuroscienze,problem-solving,creatività,apprendimento,paradigmi di programmazione
Data di discussione della Tesi
26 Marzo 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Tosadori, Chiara
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Programmazione,capacità cognitive,linguaggio naturale,pensiero computazionale,neuroscienze,problem-solving,creatività,apprendimento,paradigmi di programmazione
Data di discussione della Tesi
26 Marzo 2025
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