Abstract
L’evoluzione delle reti aziendali e la crescente dipendenza da applicazioni cloud hanno reso necessaria la migrazione da soluzioni WAN convenzionali, come DMVPN (Dynamic Multipoint Virtual Private Network) e MPLS (Multiprotocol Label Switching), a tecnologie più flessibili e performanti come SD-WAN (Software Defined Wide Area Network). Questa tesi analizza la transizione da un’infrastruttura basata su DMVPN e MPLS a Cisco Catalyst SD-WAN, evidenziando i benefici ottenuti in termini di prestazioni, sicurezza e gestione della rete. L’adozione di SD-WAN ha permesso di centralizzare il controllo della rete, che ora può essere amministrata come un’unica entità, invece di configurare manualmente ogni singolo dispositivo. Grazie all’automazione software basata su template, sarà possibile integrare nuove sedi in modo rapido e standardizzato, a beneficio dell’operatività aziendale. L’implementazione ha portato a una riduzione della latenza e a un miglioramento delle prestazioni delle applicazioni cloud, grazie a un instradamento più efficiente del traffico, migliorando l’esperienza utente per l’accesso a piattaforme come Microsoft 365 e Salesforce. Tuttavia, la dipendenza dal proxy server centralizzato fuori dall'Italia, non ha consentito di sfruttare appieno le potenzialità del nuovo network. Oltre agli aspetti tecnici, la tesi approfondisce i costi associati alla migrazione verso SD-WAN, valutando l’investimento richiesto e il ritorno economico rispetto alle soluzioni precedenti. Si osserva come SD-WAN rappresenti, in determinate condizioni, un’evoluzione strategica per le aziende che necessitano di una rete scalabile, sicura e ottimizzata per il cloud. L'analisi fornisce una guida pratica alla migrazione, vengono discusse le principali sfide affrontate durante il progetto e le possibili evoluzioni future per migliorare ulteriormente l’infrastruttura di rete.

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