Gabrielli, Lucia
(2025)
La fiducia e il ruolo degli interpreti che lavorano in ambito sanitario: la parola a medici, infermieri e ostetrici.
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Interpretazione [LM-DM270] - Forli', Documento full-text non disponibile
Il full-text non è disponibile per scelta dell'autore.
(
Contatta l'autore)
Abstract
Questo studio si concentra sull’interpretazione in ambito sanitario e analizza l’esperienza di sei membri del personale sanitario che lavorano in ospedali pubblici in Emilia-Romagna e in Friuli-Venezia Giulia. Lo scopo dello studio è di a) capire se il personale sanitario si fida di chi interpreta per medici e pazienti che non parlano la stessa lingua; b) analizzare il ruolo dell’interprete così come è percepito dal personale sanitario; c) investigare le loro opinioni riguardo all’uso di sistemi di traduzione automatica in ambito sanitario. Dopo il pilotaggio dell’intervista, le interviste semi-strutturate sono state condotte tra luglio e settembre 2024 con due medici, due infermieri e due ostetriche. È stato raccolto il consenso informato e i dati personali sono stati alterati per proteggere l’anonimato. Nel presentare i dati abbiamo usato citazioni dalle interviste individuali. I dati raccolti hanno dimostrato che il personale sanitario presta particolare attenzione al modo in cui il paziente reagisce a quanto viene detto dall’interprete per capire se l’interprete è fedele al messaggio originale o meno. Dalle interviste emerge chiaramente che il personale sanitario preferisce lavorare con interpreti professionisti piuttosto che con software o con interpreti ad hoc, che spesso filtrano le informazioni e aggiungono giudizi personali. Contrariamente a quanto gli studenti di interpretazione possano pensare, l’uso della terminologia medica non è sempre necessario, soprattutto se ostacola la comprensione. Gli interpreti dovrebbero spiegare alcuni aspetti culturali al personale sanitario, aiutare i pazienti a sentirsi a proprio agio durante le visite mediche, essere empatici con i pazienti e trasmettere ai pazienti l’empatia manifestata dal personale sanitario: ciò potrebbe rafforzare il rapporto di fiducia tra il personale sanitario e i pazienti. Aggiungere informazioni al messaggio originale mina la relazione di fiducia tra il personale sanitario e gli interpreti.
Abstract
Questo studio si concentra sull’interpretazione in ambito sanitario e analizza l’esperienza di sei membri del personale sanitario che lavorano in ospedali pubblici in Emilia-Romagna e in Friuli-Venezia Giulia. Lo scopo dello studio è di a) capire se il personale sanitario si fida di chi interpreta per medici e pazienti che non parlano la stessa lingua; b) analizzare il ruolo dell’interprete così come è percepito dal personale sanitario; c) investigare le loro opinioni riguardo all’uso di sistemi di traduzione automatica in ambito sanitario. Dopo il pilotaggio dell’intervista, le interviste semi-strutturate sono state condotte tra luglio e settembre 2024 con due medici, due infermieri e due ostetriche. È stato raccolto il consenso informato e i dati personali sono stati alterati per proteggere l’anonimato. Nel presentare i dati abbiamo usato citazioni dalle interviste individuali. I dati raccolti hanno dimostrato che il personale sanitario presta particolare attenzione al modo in cui il paziente reagisce a quanto viene detto dall’interprete per capire se l’interprete è fedele al messaggio originale o meno. Dalle interviste emerge chiaramente che il personale sanitario preferisce lavorare con interpreti professionisti piuttosto che con software o con interpreti ad hoc, che spesso filtrano le informazioni e aggiungono giudizi personali. Contrariamente a quanto gli studenti di interpretazione possano pensare, l’uso della terminologia medica non è sempre necessario, soprattutto se ostacola la comprensione. Gli interpreti dovrebbero spiegare alcuni aspetti culturali al personale sanitario, aiutare i pazienti a sentirsi a proprio agio durante le visite mediche, essere empatici con i pazienti e trasmettere ai pazienti l’empatia manifestata dal personale sanitario: ciò potrebbe rafforzare il rapporto di fiducia tra il personale sanitario e i pazienti. Aggiungere informazioni al messaggio originale mina la relazione di fiducia tra il personale sanitario e gli interpreti.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Gabrielli, Lucia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
interpretazione dialogica,fiducia,ruolo dell'interprete,ambito sanitario,interpreti ad hoc,empatia,termini medici
Data di discussione della Tesi
19 Marzo 2025
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Gabrielli, Lucia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
interpretazione dialogica,fiducia,ruolo dell'interprete,ambito sanitario,interpreti ad hoc,empatia,termini medici
Data di discussione della Tesi
19 Marzo 2025
URI
Gestione del documento: