Neuroprotesi spinale per i deficit locomotori nella malattia di Parkinson

La malattia di Parkinson (PD) è una patologia neurodegenerativa caratterizzata da una perdita progressiva delle funzioni motorie, a causa della degenerazione dei neuroni dopaminergici nei gangli della base. La terapia farmacologica attuale a base di levodopa fornisce un sollievo sintomatico parziale, presentando diversi limiti nella correzione dei deficit presentati. Questa tesi esplora l’utilizzo di una particolare tecnica di stimolazione, la stimolazione elettrica epidurale (EES), mirata ai circuiti spinali lombosacrali, per garantire il ripristino dell’attività locomotoria e l’alleviamento dei sintomi causati dalla PD. Inizialmente, viene fornita un’introduzione sui meccanismi principali di controllo motorio e una spiegazione delle principali tecniche di stimolazione valutate in questo studio: la EES, appunto, e la stimolazione cerebrale profonda (DBS), già utilizzata nel trattamento di pazienti con questa patologia. In seguito, viene presentato un caso studio in cui viene sviluppata una neuroprotesi basata sulla EES, progettata per ripristinare l’attivazione spaziotemporale dei motoneuroni coinvolti nella deambulazione. Questo approccio, precedentemente testato su modello parkinsoniano di primati non umani, è stato infine implementato su un paziente affetto da PD. L’utilizzo della neuroprotesi, soprattutto in maniera sinergica con la DBS, garantisce un miglioramento della qualità del cammino e una riduzione della gravità dei deficit locomotori osservati. Questi risultati mostrano l’efficacia di questa tecnica e aprono la strada a nuove opportunità terapeutiche per la malattia di Parkinson.