Applicazioni delle nanoparticelle nella diagnostica per immagini: stato dell'arte e prospettive future

Negli ultimi anni, l’impiego delle nanoparticelle ha rivoluzionato la diagnostica per immagini, consentendo il superamento di alcune limitazioni delle tecnologie tradizionali e aprendo nuove prospettive per l’imaging biomedico. Grazie alle loro dimensioni nanometriche e alle peculiari proprietà fisico-chimiche, le nanoparticelle possono essere utilizzate come agenti di contrasto avanzati, migliorando sensibilità, specificità e risoluzione delle immagini diagnostiche. Questa tesi fornisce un’analisi approfondita delle principali classi di nanoparticelle impiegate nell’imaging biomedico, tra cui nanoparticelle magnetiche, metalliche, bimetalliche e di ossidi metallici, evidenziandone i meccanismi di contrasto, i metodi di sintesi e funzionalizzazione, nonché le applicazioni nelle diverse tecniche di imaging, come la risonanza magnetica (MRI), la tomografia computerizzata (CT), la tomografia a emissione di positroni (PET) e l’imaging ottico. Oltre alle potenzialità applicative, vengono discusse le principali sfide legate all’impiego clinico delle nanoparticelle, tra cui biocompatibilità, biodistribuzione, tossicità e regolamentazione, con particolare attenzione agli approcci per ottimizzarne l’efficacia e la sicurezza. Attraverso un’analisi della letteratura scientifica, la tesi mira a delineare lo stato dell’arte della ricerca sulle nanoparticelle nell’imaging biomedico e a identificare le prospettive future per la loro integrazione nella pratica clinica.