Prestifilippo, Luca
(2024)
Diagnosi precoce della malattia di Alzheimer: la fisica ed il suo contributo.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Fisica [L-DM270], Documento full-text non disponibile
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Abstract
La malattia di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa che affligge circa 50 milioni di persone nel mondo e per cui non sono ancora state sviluppate cure in grado di intervenire efficacemente dopo la diagnosi effettiva della malattia.
Il seguente lavoro di tesi si propone di fornire un quadro generale delle varie tecniche diagnostiche che possono essere applicate nello studio della fisiopatologia della malattia, ponendo particolare attenzione sugli indicatori biologici, i cosiddetti biomarkers, che permettono di identificare precocemente la malattia consentendo di intervenire terapeuticamente già dai primi stadi della patologia, prima che il danneggiamento della struttura neuronale sia troppo grave per beneficiare della terapia stessa. Le tecniche analizzate sono riconducibili alla risonanza magnetica nucleare e alla tomografia a emissione di positroni. In relazione al primo approccio, vengono, dapprima, presentate le tecniche più utilizzate nella diagnostica convenzionale per poi introdurre delle tecniche più avanzate (DTI, fMRI e ASL MRI) che mostrano importanti potenzialità che, tuttavia, non riescono ad essere sfruttate a pieno. In relazione al secondo approccio, la tesi si sofferma sui risultati ottenuti attraverso l'impiego di diversi tipi di radiofarmaci (18F-FDG, PiB, 18F-Florbetapir, 18F-Florbetaben, 18F-Flutemetanol e 18F-Flortaucipir) evidenziando parametri quali la sensibilità e la specificità. Vengono, inoltre, presentati dei nuovi radiofarmaci (11C-UCB-J e 11C-PK11195) che potrebbero aprire nuove prospettive nella diagnosi precoce della malattia di Alzheimer.
Confrontando vantaggi e svantaggi di ogni metodologia presentata, si conclude che la PET è la tecnica di imaging più efficace nella diagnosi precoce della malattia consentendone la rilevazione fino a 18 anni prima rispetto all'effettiva comparsa della demenza e che, tra i vari radiofarmaci, quelli più promettenti sono il 18F-Florbetapir e il 18F-Flortaucipir.
Abstract
La malattia di Alzheimer è una patologia neurodegenerativa che affligge circa 50 milioni di persone nel mondo e per cui non sono ancora state sviluppate cure in grado di intervenire efficacemente dopo la diagnosi effettiva della malattia.
Il seguente lavoro di tesi si propone di fornire un quadro generale delle varie tecniche diagnostiche che possono essere applicate nello studio della fisiopatologia della malattia, ponendo particolare attenzione sugli indicatori biologici, i cosiddetti biomarkers, che permettono di identificare precocemente la malattia consentendo di intervenire terapeuticamente già dai primi stadi della patologia, prima che il danneggiamento della struttura neuronale sia troppo grave per beneficiare della terapia stessa. Le tecniche analizzate sono riconducibili alla risonanza magnetica nucleare e alla tomografia a emissione di positroni. In relazione al primo approccio, vengono, dapprima, presentate le tecniche più utilizzate nella diagnostica convenzionale per poi introdurre delle tecniche più avanzate (DTI, fMRI e ASL MRI) che mostrano importanti potenzialità che, tuttavia, non riescono ad essere sfruttate a pieno. In relazione al secondo approccio, la tesi si sofferma sui risultati ottenuti attraverso l'impiego di diversi tipi di radiofarmaci (18F-FDG, PiB, 18F-Florbetapir, 18F-Florbetaben, 18F-Flutemetanol e 18F-Flortaucipir) evidenziando parametri quali la sensibilità e la specificità. Vengono, inoltre, presentati dei nuovi radiofarmaci (11C-UCB-J e 11C-PK11195) che potrebbero aprire nuove prospettive nella diagnosi precoce della malattia di Alzheimer.
Confrontando vantaggi e svantaggi di ogni metodologia presentata, si conclude che la PET è la tecnica di imaging più efficace nella diagnosi precoce della malattia consentendone la rilevazione fino a 18 anni prima rispetto all'effettiva comparsa della demenza e che, tra i vari radiofarmaci, quelli più promettenti sono il 18F-Florbetapir e il 18F-Flortaucipir.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Prestifilippo, Luca
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Alzheimer,Demenza,Diagnosi precoce,MRI,PET
Data di discussione della Tesi
13 Dicembre 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Prestifilippo, Luca
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Alzheimer,Demenza,Diagnosi precoce,MRI,PET
Data di discussione della Tesi
13 Dicembre 2024
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