Verlicchi, Giulia
(2024)
Applicazione degli ultrasuoni per migliorare la efficienza di estrazione della chitina da sottoprodotti di canocchia
(Squilla mantis).
[Laurea magistrale], Università di Bologna, Corso di Studio in
Scienze e tecnologie alimentari [LM-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Nella valorizzazione dei sottoprodotti dei crostacei, i composti di particolare interesse estraibili dagli esoscheletri, che possiedono svariati usi in diversi settori, incluso quello alimentare, sono la chitina ed il chitosano. Il metodo tradizionale per l’estrazione di tali sostanze richiede lunghi tempi e l’utilizzo di sostanze chimiche, risultando quindi critico dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Pertanto, l’obiettivo del presente lavoro di tesi è stata la valutazione degli effetti causati dall’applicazione degli ultrasuoni come strategia per rendere più efficiente l’estrazione di chitina da Squilla mantis (canocchia). Sono state testate due diverse frequenze, 25 kHz e 45 kHz, applicate separatamente nelle fasi di demineralizzazione e deproteinizzazione del processo di estrazione, al fine di analizzare l’effetto degli ultrasuoni in ciascuna fase.
I risultati indicano che l'applicazione degli ultrasuoni durante il processo di deproteinizzazione, sia direttamente in soluzione alcalina, che come pretrattamento prima della deproteinizzazione, ha portato ad un aumento della resa nella chitina estratta. Tuttavia, i campioni trattati con ultrasuoni direttamente in soluzione alcalina hanno mostrato un incremento significativamente maggiore nella resa della chitina rispetto a tutti gli altri campioni.
In conclusione, l’uso di ultrasuoni non solo migliora le proprietà fisico-chimiche della chitina, ma rappresenta anche un approccio più sostenibile, riducendo l'uso di solventi chimici e delle alte temperature, con una conseguente diminuzione dell'impatto ambientale. L'uso degli ultrasuoni si configura quindi come una soluzione ecocompatibile ed efficiente, che ottimizza le prestazioni del prodotto e riduce i costi rispetto ai metodi tradizionali.
Abstract
Nella valorizzazione dei sottoprodotti dei crostacei, i composti di particolare interesse estraibili dagli esoscheletri, che possiedono svariati usi in diversi settori, incluso quello alimentare, sono la chitina ed il chitosano. Il metodo tradizionale per l’estrazione di tali sostanze richiede lunghi tempi e l’utilizzo di sostanze chimiche, risultando quindi critico dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Pertanto, l’obiettivo del presente lavoro di tesi è stata la valutazione degli effetti causati dall’applicazione degli ultrasuoni come strategia per rendere più efficiente l’estrazione di chitina da Squilla mantis (canocchia). Sono state testate due diverse frequenze, 25 kHz e 45 kHz, applicate separatamente nelle fasi di demineralizzazione e deproteinizzazione del processo di estrazione, al fine di analizzare l’effetto degli ultrasuoni in ciascuna fase.
I risultati indicano che l'applicazione degli ultrasuoni durante il processo di deproteinizzazione, sia direttamente in soluzione alcalina, che come pretrattamento prima della deproteinizzazione, ha portato ad un aumento della resa nella chitina estratta. Tuttavia, i campioni trattati con ultrasuoni direttamente in soluzione alcalina hanno mostrato un incremento significativamente maggiore nella resa della chitina rispetto a tutti gli altri campioni.
In conclusione, l’uso di ultrasuoni non solo migliora le proprietà fisico-chimiche della chitina, ma rappresenta anche un approccio più sostenibile, riducendo l'uso di solventi chimici e delle alte temperature, con una conseguente diminuzione dell'impatto ambientale. L'uso degli ultrasuoni si configura quindi come una soluzione ecocompatibile ed efficiente, che ottimizza le prestazioni del prodotto e riduce i costi rispetto ai metodi tradizionali.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea magistrale)
Autore della tesi
Verlicchi, Giulia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
valorizzazione sottoprodotti,crostacei,tecnologie non termiche,estrazione
Data di discussione della Tesi
6 Dicembre 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Verlicchi, Giulia
Relatore della tesi
Correlatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
valorizzazione sottoprodotti,crostacei,tecnologie non termiche,estrazione
Data di discussione della Tesi
6 Dicembre 2024
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