I vini PIWI: stato dell'arte e prospettive future

Il miglioramento genetico della vite rappresenta una delle principali frontiere della viticoltura moderna, specialmente nell’ottica della sostenibilità e dell’adattamento ai cambiamenti climatici. Un metodo chiave in questo ambito è l'ibridazione interspecifica, tecnica che, attraverso l'incrocio tra specie diverse di vite, consente di sviluppare varietà con tratti innovativi e resistenti alle malattie fungine. Le varietà PIWI (dal tedesco "Pilzwiderstandsfähig", ossia "resistenti ai funghi") emergono come una soluzione concreta, grazie alla loro resistenza all'Oidio, alla Peronospora e al Marciume nero. La diffusione di queste varietà in ambito internazionale e nazionale rappresenta un’occasione unica per i produttori, in quanto consente una riduzione significativa dei trattamenti fitosanitari, migliorando così l’impatto ambientale della viticoltura. All'interno dell'elaborato verranno esplorati le tecniche del miglioramento genetico moderno, geni e meccanismi funzionali alla resistenza delle viti, diffusione delle varietà resistenti nel mondo, inquadramento normativo e suggerimenti per la gestione agronomica. Inoltre, verranno discussi i risultati di un questionario che indaga sull'interesse e conoscenza su un campione di 230 partecipanti riguardo la tipologia dei vini da varietà PIWI, ponendo l'attenzione sulle abitudini e opinioni dei consumatori che hanno partecipato. Infine, tre interviste di diversi esperti del settore aiuteranno a comprendere maggiormente le prospettive future dei PIWI in Italia e nella regione Emilia-Romagna.