Fabbri, Giulia
(2024)
Il riso e i cambiamenti climatici: tradizioni e nuove prospettive.
[Laurea], Università di Bologna, Corso di Studio in
Tecnologie alimentari [L-DM270] - Cesena, Documento full-text non disponibile
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Abstract
Il riso (Oryza sativa ssp.), pianta appartenente alla famiglia delle Poaceae, è stato domesticato nei Paesi del Sud-Est asiatico oltre diecimila anni fa, per poi diffondersi in tutti i continenti anche grazie alle capacità di adattamento della pianta, diventando così il cereale più utilizzato per l’alimentazione umana a livello mondiale. Prevedendo che la popolazione continuerà ad aumentare nei prossimi decenni, è necessario porre l’attenzione sulle pratiche agricole che devono essere messe in campo per poter garantire la sicurezza alimentare globale. Il presente elaborato di tesi mira ad esaminare le principali modalità colturali tradizionalmente impiegate per la produzione di questo cereale, focalizzandosi anche su metodi alternativi che possono essere adottati per adattarsi agli effetti sempre più concreti dei cambiamenti climatici, anche attraverso l’individuazione di varietà più tolleranti allo stress idrico. Dal presente lavoro è emerso come l’assenza delle sommersioni continue, elemento solitamente impiegato, possa garantire adeguate produzioni anche in zone del nostro Paese non a tradizione risicola, ottenendo, tra l’altro, un granello dalle caratteristiche organolettiche differenti a fronte di un significativo risparmio idrico, nonché di una riduzione delle emissioni in metano. Per queste ragioni, la coltivazione del riso in asciutta rappresenta una valida alternativa che è doveroso approfondire ulteriormente in futuro.
Abstract
Il riso (Oryza sativa ssp.), pianta appartenente alla famiglia delle Poaceae, è stato domesticato nei Paesi del Sud-Est asiatico oltre diecimila anni fa, per poi diffondersi in tutti i continenti anche grazie alle capacità di adattamento della pianta, diventando così il cereale più utilizzato per l’alimentazione umana a livello mondiale. Prevedendo che la popolazione continuerà ad aumentare nei prossimi decenni, è necessario porre l’attenzione sulle pratiche agricole che devono essere messe in campo per poter garantire la sicurezza alimentare globale. Il presente elaborato di tesi mira ad esaminare le principali modalità colturali tradizionalmente impiegate per la produzione di questo cereale, focalizzandosi anche su metodi alternativi che possono essere adottati per adattarsi agli effetti sempre più concreti dei cambiamenti climatici, anche attraverso l’individuazione di varietà più tolleranti allo stress idrico. Dal presente lavoro è emerso come l’assenza delle sommersioni continue, elemento solitamente impiegato, possa garantire adeguate produzioni anche in zone del nostro Paese non a tradizione risicola, ottenendo, tra l’altro, un granello dalle caratteristiche organolettiche differenti a fronte di un significativo risparmio idrico, nonché di una riduzione delle emissioni in metano. Per queste ragioni, la coltivazione del riso in asciutta rappresenta una valida alternativa che è doveroso approfondire ulteriormente in futuro.
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(Laurea)
Autore della tesi
Fabbri, Giulia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Riso,metodi colturali,aspetti nutrizionali,cambiamenti climatici,semina in asciutta
Data di discussione della Tesi
3 Dicembre 2024
URI
Altri metadati
Tipologia del documento
Tesi di laurea
(NON SPECIFICATO)
Autore della tesi
Fabbri, Giulia
Relatore della tesi
Scuola
Corso di studio
Ordinamento Cds
DM270
Parole chiave
Riso,metodi colturali,aspetti nutrizionali,cambiamenti climatici,semina in asciutta
Data di discussione della Tesi
3 Dicembre 2024
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