La competenza dell’ostetrica nella prima visita neonatale: analisi comparativa dei modelli educativi in uso nei paesi aderenti al progetto ISMN (International Student Midwives Network).

Abstract Introduzione: Le competenze ostetriche a livello internazionale sono simili nell’assistenza materno-infantile, ma persiste discrepanza sulla responsabilità ostetrica di esecuzione della prima visita del neonato sano. Tutt’oggi, non vi è un consenso internazionale su chi debba effettuarla: in alcuni paesi le Ostetriche sono le principali responsabili, in altri la competenza spetta ai medici. L’esecuzione ostetrica necessita di una preparazione specifica, già dal percorso universitario. Questo lavoro nasce dall’obiettivo di descrivere il percorso formativo delle studentesse Ostetriche, in paesi membri del progetto ISMN, in riferimento alla prima visita neonatale. Obiettivo: Lo scopo è analizzare e confrontare i metodi di formazione alla visita neonatale in facoltà internazionali di ostetricia. Metodo: È stata condotta una revisione della letteratura sulla formazione delle studentesse in merito alla prima visita neonatale, seguita da uno studio qualitativo descrittivo, che ha coinvolto le tutor universitarie dell’ISMN, sui modelli educativi nelle loro università. Risultati: Dallo studio emerge che, nelle realtà in cui la visita del neonato viene considerata competenza ostetrica, le studentesse ricevono una formazione sia teorica sia pratica, comprendente lezioni, simulazioni ed esercizio pratico. Nei paesi in cui questa non viene riconosciuta, le studentesse non ricevono alcuna preparazione. Ogni università, poi, propone strategie di apprendimento differenti, il che porta allo sviluppo di competenze non conformi tra gli stati. Conclusioni: Lo studio definisce che la diversa formazione nel contesto accademico contribuisce ad aumentare il divario professionale tra le Ostetriche internazionali, in termini di autonomia e conoscenza. Una preparazione globale uniforme sarebbe utile ad assicurare la stessa qualità di cura a tutte le donne ed i loro neonati e a permettere di rispettare la continuità assistenziale e l’approccio olistico dell’ambito ostetrico.