La pratica del babywearing nel contesto della Terapia Intensiva Neonatale: una scoping review

Background: il babywearing è la pratica di portare un neonato tramite l’utilizzo di un supporto quale fascia o marsupio, che viene fissato o legato al corpo dell’adulto. Promuove un contatto continuo tra neonato e caregiver: elemento fondamentale per il benessere di entrambi ricercato negli ambienti di cura neonatale, come nelle Unità di Terapia Intensiva Neonatale (UTIN). Obiettivi: l’obiettivo di questa scoping review è esplorare la letteratura corrente riguardo alla pratica del babywearing in UTIN, al fine di fornire una mappatura delle forme di evidenza disponibili, delle caratteristiche attribuite al concetto di babywearing e delle conoscenze attuali. Metodi: la ricerca, terminata a settembre 2024, è stata condotta su MEDLINE (Pubmed), Cochrane Library, CINAHL (EBSCOhost), PEDro e Google Scholar. La selezione degli studi è avvenuta secondo criteri di eleggibilità pertinenti al quesito di ricerca. È stata presa in considerazione qualsiasi tipologia di studio, senza restrizioni di anno di pubblicazione, lingua o area geografica. Risultati: sono stati inclusi undici studi risalenti agli ultimi sei anni, di cui otto sottoposti a revisione tra pari. Quattro studi sperimentali esaminano gli effetti del babywearing sui neonati con Sindrome da Astinenza Neonatale e sui rispettivi caregiver, quattro studi osservazionali esplorano l’educazione al babywearing e le percezioni degli infermieri, tre studi secondari citano studi primari già inclusi. Conclusioni: l’uso del babywearing in UTIN è un ambito di ricerca emergente e ancora poco approfondito. Sebbene manchi una definizione uniforme delle modalità di applicazione, i risultati attuali ne evidenziano i benefici per i neonati e i caregiver, inclusi gli operatori sanitari. Sono necessarie ulteriori ricerche per chiarirne i meccanismi sottostanti, gli effetti a lungo termine e la relazione dose-risposta. Per favorirne l’implementazione occorre sviluppare linee guida specifiche e promuovere programmi educativi ricorrenti.