Gestione della limitazione funzionale all'esercizio fisico nella persona affetta da Fibrosi Polmonare Idiopatica: il ruolo del counselling riabilitativo

Background: La Fibrosi Polmonare Idiopatica (IPF) è una rara malattia polmonare cronica e progressiva che colpisce principalmente il parenchima polmonare negli adulti. Si caratterizza dalla formazione di tessuto fibrotico che compromette gradualmente la funzione respiratoria, portando a dispnea ed affaticamento, riducendo il benessere generale del paziente. Obiettivo: Valutare l’efficacia del counselling riabilitativo e della riabilitazione polmonare nella gestione della limitazione funzionale all’esercizio nei pazienti con IPF, indirizzando l'attenzione sull'aderenza terapeutica, sull'incremento della capacità funzionale e sul miglioramento della qualità di vita. Materiali e Metodi: Studio osservazionale longitudinale prospettico su dieci pazienti maschi con diagnosi di IPF rispetto ai quaranta previsti dal protocollo di studio attualmente in corso. I pazienti hanno seguito un programma di riabilitazione polmonare ambulatoriale e domiciliare. La capacità funzionale è stata valutata mediante il test del cammino di 6 minuti (6MWT) a T0 (baseline), T6 (6 mesi) e T12 (endline). L'aderenza al trattamento è stata misurata mediante un questionario specifico a T6 e T12. Risultati: Il 6MWT ha mostrato un lieve ma stabile incremento della capacità funzionale tra T0 e T6, mantenuto anche a T12, eccetto in tre casi. Tuttavia, la scarsa aderenza al trattamento riabilitativo ha limitato i progressi: Solo il 40% dei pazienti ha seguito regolarmente gli esercizi a casa fino a T6, con una riduzione al 30% a T12. Conclusioni: Nonostante il counselling riabilitativo e la riabilitazione polmonare abbiano mostrato un impatto positivo, i risultati sulla capacità funzionale sono stati limitati dalla scarsa aderenza al programma; ciò è in linea con la letteratura scientifica che dimostra come la riabilitazione polmonare sia necessaria per poter rallentare e modificare uno stile di vita errato, pur non essendo sufficiente, da sola, a contrastare l’inevitabile progressione della malattia.