Fisioterapia e riabilitazione del pavimento pelvico nel tumore ginecologico: scoping review

Il cancro ginecologico femminile è una patologia comune. Il percorso terapeutico prevede trattamenti quali la chirurgia, la radioterapia, la chemioterapia, o le diverse modalità combinate insieme. Molte donne sopravvissute al cancro ginecologico sviluppano complicanze, fra cui le disfunzioni del pavimento pelvico (PFD), come la disfunzione sessuale, l’incontinenza urinaria e fecale, il prolasso degli organi pelvici e il dolore pelvico cronico. L’impatto multidimensionale delle singole problematiche si traduce in una riduzione della qualità di vita. Ad oggi, non vi sono delle linee guida generali per limitare i disordini del pavimento pelvico e migliorare la qualità di vita. Lo scopo di questa scoping review è quello di creare una panoramica delle evidenze scientifiche in letteratura riguardo i diversi approcci riabilitativi per le donne sopravvissute al tumore dell’apparato genitale, che, a seguito dei diversi trattamenti oncologici hanno sviluppato disturbi del pavimento pelvico. Sono state interrogate banche dati, come: PUBMED, Scopus, PEDro e Cochrane Library, ed incluse alcune pubblicazioni della letteratura grigia. Il quesito di ricerca è stato: “quali evidenze scientifiche sono disponibili sul trattamento fisioterapico delle PFD presenti in donne sopravvissute a neoplasie ginecologiche?”. Non sono stati posti limiti di disegno di studio o lingua, di area geografica o temporali, per un totale di 40 articoli, di cui 8 selezionati per la revisione finale. La frequenza con cui vengono analizzate le diverse PFD è varia, alcune rimangono poco indagate. In merito alla dispareunia e l'incontinenza urinaria è emerso che il trattamento fisioterapico dei muscoli del pavimento pelvico sia efficace. Si conclude che le tecniche fisioterapiche combinate ai servizi di consulenza risulti essere la strategia più efficace. È necessario che vengano eseguite nuove ricerche in questo ambito, per creare specifici protocolli di trattamento ed inserirli nella pratica clinica.