Percorsi identitari e di memoria. Geografia e spazi di confine nella Cervia letteraria del XX e XXI secolo

L’elaborato si propone di esplorare la città di Cervia da diverse prospettive, con un focus sul concetto di confine, inteso in senso geografico, culturale e simbolico. Attraverso un approccio interdisciplinare che attraversa la storia, la letteratura, la sociolinguistica, la tecnologia e l’arte, il lavoro mira a restituire un’immagine complessa e sfaccettata della città. Particolare attenzione è stata dedicata alle poesie di Tolmino Baldassari, alla raccolta di testimonianze del territorio, e all'analisi delle barriere, sia fisiche che mentali, che caratterizzano la comunità cervese. Un importante contributo innovativo è stato l’utilizzo delle tecnologie digitali, con la creazione di scansioni 3D dei principali monumenti e la produzione di un sito web interattivo come contenitore e punto di riferimento per studi futuri. Parallelamente, si è sviluppata un’analisi comparativa tra Cervia e Anzio, per indagare similitudini e differenze nella loro evoluzione storica e identitaria. Non sono mancati approfondimenti su tematiche storiche come il rapporto di Cervia con il fascismo, oltre a una riflessione sui miti e le leggende locali. Infine, un importante contributo è stato dato dalle testimonianze dirette degli abitanti, evidenziando il valore del singolo che, attraverso le proprie esperienze e ricordi, diventa parte integrante della memoria collettiva della città. Questo lavoro si pone come punto di partenza per future esplorazioni, con l’obiettivo di mantenere viva la memoria di Cervia e valorizzarne il patrimonio culturale, offrendo al contempo nuovi stimoli per una narrazione che guarda al futuro con curiosità e apertura.