Psicoanalisi degli anime: il trauma della bomba atomica nell'animazione giapponese

Lo studio affrontato in questa tesi consiste nell'applicazione della tecnica utilizzata da Sigmund Freud per interpretare i sogni dei suoi pazienti a due film d'animazione giapponese, noti anche come "anime": "La città incantata" di Hayao Miyazaki e "Paprika" di Satoshi Kon. Questo allo scopo di dimostrare la possibilità di creare un'interpretazione coerente basata sull'inconscio collettivo di un popolo e di ricercare il trauma della bomba atomica in film che non trattano questo tema esplicitamente. La tesi si divide in tre capitoli: il primo sulla psicoanalisi, il secondo sul Giappone e il terzo in cui vengono svolte le analisi dei due film. Nello specifico, nel primo capitolo viene studiata tutta la teoria freudiana sui sogni, così da apprenderne la tecnica di interpretazione, il rapporto di questa teoria con l'arte e il concetto di trauma. Nel secondo capitolo studiamo la storia del Giappone e le sue relazioni con le nazioni estere, specialmente gli Stati uniti d'America, una panoramica sull'animazione giapponese dalla sua nascita ad oggi e uno studio della rappresentazione di alcuni temi quali: L'apocalisse, le vittime e il perturbante. Nel terzo capitolo vengono svolte le analisi grazie alla tecnica delle "associazioni libere" che ci permette di creare dei collegamenti tra elementi del contenuto filmico con altri elementi ottenuti dallo studio culturale del Giappone svolto nel secondo capitolo. In fine risulta possibile individuare una visione coerente ad entrambe le interpretazioni del rapporto della popolazione giapponese con il passato e con il trauma delle bombe atomiche. Il sentimento generale che viene mostrato da queste interpretazioni è di positività nei confronti del futuro e consapevolezza del passato, nonostante il trauma delle bombe atomiche non sia ancora totalmente superato.