Ruolo del tecnico di radiologia nel percorso TAVI e nuove opportunita

Il muscolo cardiaco e la circolazione sanguigna si trovano alla base di tutti i processi e funzioni vitali dell’organismo. Con lo sviluppo delle tecniche diagnostiche, è cresciuta anche la necessità di trattare sintomi che prima erano difficilmente associati alle specifiche patologie cardiache. In concomitanza a questa necessità, il ruolo del tecnico di radiologia ha trovato nuove applicazioni, ma le sue competenze e la sua preparazione possono ancora trovare spazio e rispondere alle nuove “richieste”. In particolare, il percorso TAVI inteso come trattamento che comprende le fasi: diagnostica, di pianificazione e dell’intervento stesso, trova sempre più indicazione; data la crescente frequenza dei casi di stenosi aortica severa, parallelamente all’aumento della popolazione anziana. La pianificazione, ora assistita da software semi-automatici basati sul CT-imaging, è quella fase del percorso che al momento non prevede il coinvolgimento del tecnico, ma che lo richiede sempre di più, dati i vantaggi che questa figura può apportare nei centri di riferimento per questi interventi. Questo studio, basato sull’attuale modello dell’IRCCS Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna al Policlinico Sant’Orsola Malpighi, ha lo scopo di descrivere quello che è l’attuale ruolo del tecnico di radiologia nel percorso TAVI, e valutare se la sua figura professionale possa ricoprire compiti più centrali, al fine di migliorare la distribuzione del carico di lavoro tra tutte le figure del servizio di cardiologia interventistica ed ottenere maggiore possibilità di specializzarsi nel medesimo ambito. A sua volta lo studio potrebbe aprire la strada ad un tipo di presa in carico più completa e consapevole da parte del tecnico, che avrebbe la possibilità di seguire uno stesso paziente su modalità diverse.